Di Cecilia boccia il centrodestra e auspica una coalizione di centro a guida Draghi. “I fondi del Recovery plan siano gestiti dalla Provincia”

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La lenta ripresa post pandemia non è stata caratterizzata, fortunatamente, solo da iniziative di carattere ricreativo e musicale. In questa calda estate irpina c’è stato spazio anche per la politica e la cultura. Un importante appuntamento in tal senso è stato organizzato a Flumeri, presso la suggestiva cornice della Dogana Aragonese. La proprietà della Prior, società specializzata nella produzione, conservazione e distribuzione all’ingrosso di prodotti agricoli e zootecnici, con il presidente Renato Iorillo ha voluto affiancare ad una piacevole serata musicale – con il concerto di Eugenio Bennato – un interessante confronto di politica ed attualità, individuando nel consigliere provinciale ed ex sindaco di Sturno Franco Di Cecilia l’interlocutore ideale per fare il punto della situazione politica in provincia e discernere di “speranze e opportunità legate alle prospettive di sviluppo dell’Irpinia”. Il dirigente scolastico – rispondendo puntualmente alle incisive domande di Michele De Leo, giornalista de Il Mattino ed Irpinianews a cui è stato affidato il compito di intervistare l’ex esponente di Forza Italia – è riuscito a catturare l’attenzione della platea – nella quale sedevano numerosi amministratori tra i quali i sindaci di Sturno e di Morra de Sanctis, Vito Di Leo e Guido Cipriano, il vice sindaco di Castel Baronia Carmine Famiglietti, l’ex primo cittadino di Flumeri Gaetano Sinibaldo Di Paola – con un’analisi puntuale e dettagliata, confermandosi non solo tra i più attenti rappresentanti della politica, capace di cogliere ogni minima evoluzione della situazione locale e nazionale, ma anche amministratore in grado di rappresentare al meglio le istanze e le esigenze dei suoi concittadini e conterranei. Nel corso dell’iniziativa introdotta ottimamente da Ettore Iorillo, incalzato dalle domande del giornalista De Leo, Franco Di Cecilia ha sollecitato gli amministratori ad essere protagonisti di una fase importante e delicata, che deve portare la provincia di Avellino e le zone interne a quello che – si auspica – possa essere il punto di svolta per le prospettive di sviluppo: l’inaugurazione della stazione Hirpinia e della piattaforma logistica, che dovrebbero contribuire ad avvicinare l’Irpinia alle grandi città e alle direttrici di sviluppo, facendola diventare attrattrice di nuovi investimenti. Una fase di transizione in cui diventa fondamentale la capacità di spendere nel migliore dei modi i fondi del Recovery plan: Di Cecilia si dice “scettico in merito alla proposta dei sindacati di istituire una cabina di regia” e rilancia il ruolo dell’amministrazione provinciale, tessendo le lodi del presidente Domenico Biancardi, capace di “esportare il modello Avella all’intera Irpinia e avviare una seria politica di rilancio basato sul turismo” e annunciando la sua candidatura per una poltrona di consigliere provinciale alle prossime elezioni di dicembre, che conferma, di fatto, la sua presenza alle prossime amministrative del comune di Sturno. Per ora, però, dopo l’abbandono di Forza Italia, l’ex primo cittadino del comune ufitano non è smanioso di trovare una nuova compagine politica. Boccia in toto Forza Italia ed il centrodestra, “incapaci di mettere in campo un progetto serio e candidati credibili nelle maggiori città in cui si andrà al voto nel prossimo mese di ottobre”, e auspica la nascita di un nuovo progetto di centro, “lontano dal populismo e dal nazionalismo che oggi sembrano dilagare e guidato da una importante personalità quale può essere il presidente Mario Draghi”.