Un altro dramma nel carcere di Avellino. Una detenuta di 40 anni ha ingerito un cocktail di farmaci. E’ stata soccorsa ed è ora ricoverata nell’ospedale Moscati. Si ignorano le cause del gesto. Ma non si può escludere che ad incidere sia stata la difficile situazione nella quale sono costretti a vivere i detenuti. E che sfociano sempre più spesso in violenze. Commesse nei confronti di altri o auto-inflitte.
Solo ieri abbiamo informato i lettori dell’aggressione subita da un agente di polizia penitenziaria, brutalmente aggredito da un recluso: ha riportato la frattura del setto nasale ed è stato giudicato guaribile in trenta giorni salvo complicazioni.
Dieci giorni fa un detenuto è stato trasportato in coma all’ospedale di Avellino. Le conseguenze di una violenta lite con un altro recluso.
Da tempo le associazioni di volontariato e i sindacati degli agenti di polizia penitenziaria denunciano la situazione esplosiva che si vive nelle carceri. Compreso, è chiaro, il penitenziario di Bellizzi. Senza dimenticare quello di Ariano, un altro pericoloso focolaio di violenza.
Redazione Irpinia
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