La nota dell’associazione animalista “Sos Natura” in merito ai recenti fatti di cronaca che hanno portato alla luce l’ennesimo episodio di maltrattamento di animali in provincia di Avellino.
La “baracca degli orrori” a Solofra rappresenta soltanto l’ennesimo caso di crudele sfruttamento degli animali. Un evento gravissimo, fuori dal comune per le sue caratteristiche: bracconaggio spietato, maltrattamenti e uccisioni di decine di animali detenuti e scuoiati illegalmente per farne trofei e pellicce. A tutto ciò si aggiungono gli abusivismi edilizi e la gestione illecita dei rifiuti compiuti dagli autori di questi reati. Una vera e propria banda di delinquenti.
Ma cosa possiamo fare di fronte ad eventi del genere?
Secondo il presidente dell’associazione Eduardo Quarta, dobbiamo anzitutto divulgare il più possibile queste notizie, visto che – ancora oggi – non ne viene percepita l’effettiva rilevanza sociale. Bisogna riscuotere l’indignazione del pubblico per i reati contro la natura e far crescere una cultura più rispettosa degli animali e dell’ambiente.
Inoltre – prosegue Quarta – ogni volta in cui animali ed ambiente vengono attaccati, le Associazioni Protezionistiche hanno il dovere morale di difenderli e rappresentarli anche nei palazzi di giustizia. Fin dalla sua fondazione, SOS Natura ha sempre denunciato e chiesto l’ammissione come parte civile in ogni processo per maltrattamento di animali in provincia di Avellino. Riteniamo che questa sia un’attività fondamentale (tanto da averla inserita esplicitamente nel nostro statuto) poiché completa e avvalora i servizi svolti dagli agenti, dagli operatori o dai volontari per denunciare gli attentati alla natura. Senza contare il fatto che soltanto noi possiamo dare voce agli animali, ai fiumi ed agli alberi.
Per questo penso che la costituzione come parte civile nei processi penali in difesa della natura, sia una di quelle attività alle quali le associazioni (in special modo, quelle più rappresentative) non possono assolutamente rinunciare. Per lo stesso motivo, mi permetto di esortare tutte le associazioni dedicate alla tutela degli animali, grandi o piccole che siano, a denunciare il caso per riservarsi la facoltà di costituirsi parte civile.
Questo evento rappresenta anche l’occasione per applicare un importante concetto come l’antispecismo per dimostrare che sappiamo avere tanto rispetto per la vita di volpi, cinghiali e faine quanto ne abbiamo per cani e gatti.
Non possiamo più ignorare che siamo tutti connessi a questo mondo.
In ultimo, ma non per importanza, SOS Natura esprime la propria gratitudine ai Carabinieri che hanno tratto in salvo gli animali superstiti dalla “conceria abusiva”: Carabinieri della Stazione di Solofra, Carabinieri del Nucleo Operativo C.I.T.E.S. di Salerno e Carabinieri del N.I.P.A.A.F. del Gruppo Forestale di Avellino. Per il brillante risultato, l’associazione SOS Natura rivolge un riconoscimento in particolare al dott. De Sio del N.I.P.A.A.F.