Derby, ordine pubblico: non sono mancate le tensioni

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Claudio De Vito – Nel complesso il servizio d’ordine per il derby Salernitana-Avellino ha funzionato, ma i momenti di tensione non sono mancati prima e durante la gara. Circa 300 agenti – con l’ausilio di un elicottero della Polizia di Stato – hanno vigilato sulla sicurezza di un evento che ha portato allo stadio “Arechi” 16mila persone, di cui 2mila giunte dall’Irpinia.

Prima e durante la gara però le forze dell’ordine hanno dovuto gestire con l’aiuto degli steward in servizio allo stadio alcune criticità. Sarebbe stato infatti scongiurato il contatto tra gruppi isolati delle opposte fazioni a bordo dei rispettivi mezzi sulla tangenziale, in corrispondenza dell’uscita per la zona industriale di Salerno.

L’arrivo allo stadio della carovana con i pullman del tifo organizzato allo stadio si è concretizzato già prima delle 14.30 senza problemi, che sono iniziati con l’oramai solito lancio di bombe carta dal settore Distinti dell’ “Arechi”. Una delle bombe carta lanciate ha provocato una lieve escoriazione al ginocchio ad un agente.

Lancio che ha reso necessario lo schieramento in forze dei reparti mobili di Guardia di Finanza e Polizia di Stato creando un cordone nell’anello inferiore della tribuna occupata dai sostenitori granata. Ad un certo punto, intorno alla mezz’ora del primo tempo, gli agenti in tenuta antisommossa sono andati vicini a sedare con una carica gli animi bollenti del gruppo di sostenitori granata nei pressi del settore ospiti.

Prima (al raduno dei pullman al “Partenio-Lombardi”) e durante il derby inoltre alcuni gruppi interni alla stessa tifoseria biancoverde si sono affrontati a più riprese, provocando risse e zuffe che hanno spaventato bambini, anziani e intere famiglie al seguito dei lupi. “All’interno della stessa tifoseria avellinese pare ci fosse un gruppo di scissionisti e ci sono stati momenti di frizione: si tratta di una ventina di tifosi che sono stati prontamente isolati” ha dichiarato il Questore di Salerno Pasquale Errico.

La carovana biancoverde ha fatto rientro ad Avellino tra le 19.30 e le 20, poco prima della squadra il cui arrivo alla porta carraia è stato ignorato dal tifo organizzato. Presente soltanto qualche tifoso che ha contestato aspramente Walter Novellino e i calciatori, i quali hanno comunque potuto lasciare il parcheggio interno allo stadio in tutta tranquillità sotto gli occhi degli uomini della Questura di Avellino.