Avellino – L’allarme sulla depurazione irpina lanciato dal Presidente dell’Asi Pietro Foglia e da alcuni sindacati merita un opportuno approfondimento anche perché rischiano il posto di lavoro moltissimi operai. Forza Italia “ha da sempre denunciato le tantissime irregolarità che connotano il ciclo delle acque e della depurazione in Irpinia e nel Sannio”. “E oggi – recita la nota – viene alla ribalta il fatto che i debiti accumulatisi per la depurazione sono superiori a 2milioni di euro. Poiché la depurazione è un servizio che dovrebbe essere pagato puntualmente dagli utenti sorgono spontanee alcune domande: perché è stato raggiunto un debito così alto? Quali sono le aziende debitrici che non pagano la depurazione? Chi aveva il controllo su tali pagamenti? Come non ricordare che tantissimi impianti di depurazione sono di proprietà della Regione Campania, che – ricevendo i pagamenti dei canoni – dovrebbe anche assicurare la manutenzione degli impianti. Foglia si lamenta inoltre che da circa due anni ‘non si è ancora riusciti ad individuare il gestore del ciclo integrato delle acque’. Eppure dovrebbe ben sapere – in quanto esponente del Pd – che sono proprio i sindaci di quel partito a far mancare il numero legale ogni qual volta l’assemblea dell’Ato Calore Irpino si riunisce per deliberare su tali temi”.
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