A.A.A. Democratici Cristiani cercasi

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Pasquale Manganiello – Venerdì a Napoli, presso Palazzo Caracciolo, Ciriaco De Mita ha organizzato un evento dal titolo suggestivo: “La necessità di una coalizione popolare”. Un tentativo che, nello stile dell’ex Presidente del Consiglio, vive su un ragionamento realistico che si basa essenzialmente sulla nuova legge elettorale frutto di un’alleanza insana tra Pd, 5stelle, Lega e Forza Italia. Il tripolarismo, con lo sbarramento al 5% copiato dal sistema tedesco, scaccia dal contesto politico tutti i partitini e li invita ad unirsi per provare a non sparire.

Ed ecco che il sindaco di Nusco ripropone la Balena Bianca in tempi di proporzionale. Un invito che gli ex democristiani non esiteranno a raccogliere. Resuscitare lo scudo crociato non sarà affatto facile nonostante le parole di De Mita (sempre un privilegio ascoltare il suo eloquio politico): “Di fronte alla liquefazione dell’equilibrio politico, abbiamo l’obbligo e il dovere di tornare alle nostre radici.”

La Democrazia Cristiana 2.0 non potrà fare a meno di giovani virgulti quali Cesa, Casini, Tabacci, Fitto, Parisi, Pomicino e del Ministro Alfano. Quest’ultimo, sbeffeggiato in diretta tv da Renzi (“Ha fatto il ministro di tutto e non riesce a portare a casa il 5%?”), è chiaramente in difficoltà con la sua Alternativa Popolare.

Sarà possibile raggiungere la soglia del 5%? Difficile, quasi impossibile. L’elettorato scudocrociato over 50 (larga parte di quel 10% che Monti racimolò alle scorse politiche) è stato prosciugato quasi interamente da Renzi anche prima della scissione dal Pd di Bersani e soci. Una buona parte seguirà Berlusconi, pronto ad una nuova infuocata campagna elettorale da 80enne, il suo territorio preferito (molti lo sottovaluteranno, moltissimi rimarranno nuovamente impressionati dalla mole di voti che recupererà anche stavolta); Scelta Civica non c’è più, l’Udc è forte ad Avellino ma solo ad Avellino e non basteranno i voti beneventani di Mastella (“un richiamo alla nostalgia può essere importante” – ha detto il sindaco del capoluogo sannita) per spostare la lancetta più di trent’anni indietro.

Uno scenario, questo, che potrebbe addirittura portare alla “reunion” tra De Mita e Pietro Foglia, dopo i contrasti ed i veleni su base regionale.

Insomma, la Democrazia Cristiana prova a ricompattarsi in tempi di slide, di piattaforme programmatiche sul web, di post a ripetizione su facebook e campagne politiche a botta di like.

Venerdì a Napoli sarà un pò come un concerto di un vecchio gruppo anni ’60-’70 che per decenni ha dominato la scena musicale: i fan nostalgici accorreranno per ricordare e cantare insieme le canzoni di una vita.

Certo è che scrivere un nuovo album sembra alquanto complicato.

 

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