“Sono certo di poter dimostrare la mia assoluta estraneità a qualsiasi ipotesi di reato ipotizzata a mio carico, seppure nella forma del tentativo” – così il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro che, con una nota, interviene dopo la pubblicazione della notizia del suo coinvolgimento, e quello di altre due persone, in un’inchiesta che ipotizza a vario titolo una presunta tentata concussione e un presunto voto di scambio.
“Ho ricevuto un’informazione di garanzia – scrive Del Basso De Caro – relativa ad un unico episodio verificatosi cinque anni or sono. La condotta contestatami è riferita esclusivamente ad un’intercettazione telefonica di conversazione intervenuta tra me e l’allora direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Benevento.
Era il mattino del 27 febbraio del 2013 e, da poche ore, avevo appreso di essere stato eletto deputato al Parlamento. La trascrizione di quell’unica conversazione veniva ampiamente divulgata ed integralmente sui quotidiani nazionali. In questo enorme arco temporale non sono mai stato sentito né sottoposto ad interrogatorio. Oggi, a fine legislatura, la questione si ripropone come “un fiume carsico”.
Conservo, intatta, la mia serenità nella certezza di poter dimostrare la mia assoluta estraneità a qualsiasi ipotesi di reato ipotizzata a mio carico, seppure nella forma del tentativo. Rinnovo, senza alcun esercizio di ipocrisia, il mio profondo rispetto per l’operato della Magistratura inquirente alla quale chiederò, come mio diritto, di essere finalmente posto nella condizione di chiarire la mia posizione”.