Dehors, aiuole e alberi: il salotto buono cambia volto, non senza difficoltà

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Marco Imbimbo – I lavori per il nuovo arredo urbano sono partiti da circa due mesi, mentre ieri hanno fatto la loro comparsa i primi dehors. Corso Vittorio Emanuele comincia a cambiare volto, così come nelle intenzioni dell’assessore all’urbanistica, Ugo Tomasone, che ha predisposto i due piani distinti, ma che si integrano per modificare drasticamente il salotto buono della città.

Non senza difficoltà, qualche esercente ha cominciato ad allestire il proprio dehor le cui spese sono a suo carico, a differenza di quanto venne con le “docce” che furono pagate dal Comune. Strutture chiuse da utilizzare per tutto l’anno, in modo da provare a rendere vivo il Corso anche oltre la primavera e l’estate. Ogni gestore di locale può decidere come allestire il proprio spazio esterno, scegliendo tra varie tipologie che vanno dal più classico ombrellone con i tavolini fino ai dehors.

Il tutto seguendo delle linee guida estetiche previste dal nuovo regolamento approvato dal Comune quest’anno, in modo da evitare “l’effetto arlecchino” lungo il salotto buono. Proprio questo nuovo elenco di norme da seguire, ha creato non poche difficoltà ai gestori nel preparare la documentazione per ottenere il via libera dall’ufficio comunale preposto.

Tra S.c.i.a., dichiarazione del progettista a cui ogni gestore si è dovuto rivolgere, polizza fideiussoria, convenzione stipulata con Assoservizi per l’occupazione del suolo, prospetti grafici e altro, i tanti locali presenti lungo il Corso hanno dovuto compiere una vera e propria odissea per ottenere il via libera. Non a caso, siamo quasi a fine giugno e la quasi totalità di bar e locali deve ancora attrezzarsi con tavolini e dehors. Anche il Consiglio Comunale, lo scorso mese di maggio, ha approvato delle modifiche al regolamento dopo aver evidenziato l’eccessiva drasticità, ma non è servito a renderlo più leggero. E i commercianti si ritrovano ad aver perso già un mese di introiti a causa dell’impossibilità nello sfruttare gli spazi esterni.

Mentre i dehors cominciano a fare la loro comparsa, il nuovo arredo urbano del Corso è pronto per essere consegnato. Le famose “docce” sono state smantellate e al loro posto sono comparse aiuole, alberi e presto anche le nuove sedute. Un arredo che prova a cambiare il volto del Corso, rendendolo più green rispetto a quello a cui gli avellinesi si erano abituati. Ma soprattutto, con l’arrivo dei dehors installati a spese dei commercianti, si cercherà anche di renderlo più vivo tutto l’anno.