“Ieri in Commissione Ambiente ho svolto la relazione, in quanto relatore, per il parere sullo schema di decreto che concerne gli interventi infrastrutturali inseriti nel cosiddetto “decreto sblocca cantieri”, come modificato dal “decreto semplificazioni”. In tale sede il Governo ha deciso, come da noi più volte consigliato, di utilizzare lo strumento del Commissario straordinario per sbloccare e portare ad una rapida conclusione infrastrutture strategiche per il Paese e che sono caratterizzate da un elevato grado di complessità. L’elenco delle opere contiene ben 44 interventi, di cui 18 relativi a infrastrutture stradali, 15 a infrastrutture ferroviarie, 2 relativi al trasporto rapido di massa e 9 a infrastrutture per presidi di pubblica sicurezza”.
Ad affermarlo l’onorevole Generoso Maraia del MoVimento 5 Stelle.
“Il Decreto e l’attività dell’Esecutivo vanno nella giusta direzione, ma, vista la grave crisi socio-economica che il Paese sta attraversando e le grandi opportunità che il post-pandemia apre con il PNRR, si può e si deve fare di più, utilizzando la leva infrastrutturale, in particolare per ridurre e cercare di annullare il divario territoriale con il commissariamento, al fine di una loro rapida conclusione, di opere strategiche situate in aree bisognose di un rilancio economico o fondamentali per lo scambio intermodale, come, tra le altre, la direttrice Contursi-Termoli e la Strada a Scorrimento Veloce Lioni-Grottaminarda o la Manna-Camporeale; queste ultime, inoltre, essendo parte dall’asse Roma-Napoli-Bari, sono opere collegate al PNRR, ed essendo questo un criterio richiamato dallo stesso Governo per far integrare la lista del suddetto decreto, ho chiesto che tali due opere venissero integrate nell’elenco da parte dell’Esecutivo per farle rientrare nelle infrastrutture da commissariare. Difatti, in merito ai crismi di selezione dell’infrastrutture, ho sottolineato come si debba cercare di ridurre le limitazioni di natura unicamente formale e considerare la rilevanza dell’opera e la necessità dell’utilizzo dell’istituto commissariale con un’analisi sostanziale, utilizzando strumenti come il Sistema Informativo Legge Opere Strategiche (SILOS) della Camera”.
“Sulla questione poi ho posto l’accento sulla necessità di un maggiore coinvolgimento delle realtà locali, in primis dei Presidenti di Regione, che su tale tipologia di opera hanno una rilevante responsabilità ed una fondamentale conoscenza del territorio”.
“Non di meno, nel nuovo corso green inaugurato negli ultimi anni, appare opportuno chiedere al Governo un più incisivo intervento sulla questione idrica. Il commissariamento appare lo strumento più adeguato per risolvere i mali che da anni affliggono tale settore e che procurano enormi spechi. Una via potrebbe essere quella di commissariare gli enti la cui morosità eccesiva non permette di porre in essere i dovuti interventi e gli investimenti necessari, ad esempio con la creazione di good company, che in altri settori ha prodotto proficui risultati”.
“Altro punto su cui ho chiesto un maggiore impegno dell’Esecutivo è quello della gestione del patrimonio demaniale, in particolare per quanto concerne lo sfruttamento degli immobili. Ad oggi vi sono migliaia di edifici e locali abbandonati, soprattutto in ambito militare, e la PA spende cifre di notevole mole per affitti non necessari. La soluzione più ovvia è quella di riqualificare beni, il più delle volte di pregio ed in posizioni uniche e strategiche, e utilizzarli per i servizi ai cittadini ovvero per scopi strumentali all’Amministrazione. Anche in tale caso la figura del commissario appare una soluzione efficiente ed efficacie per arrivare ad una rapida e proficua soluzione di tale annosa questione”.
“Come ho premesso la direzione è quella giusta, ma si deve fare di più! Assieme ai colleghi del Movimento stiamo lavorando alacremente affinché la Commissione licenzi un parere realmente utile ad evoluzione del testo, così che, in spirito di collaborazione con il Governo, si possa dare un migliore servizio ai cittadini!”.