Grottaminarda- Piazzale San Pio a Grottaminarda domenica pomeriggio era pieno di persone, giovani in macchina, famiglie a passeggio verso i giardinetti, anziani sulle panchine. In molti devono per forza aver notato lo strano movimento intorno alla macchina del 19enne di San Sossio Baronia pestato a sangue da tre ragazzi. Nessuno è intervenuto per fermare la violenza.
Adesso però tra i giovani del luogo iniziano ad emergere i dettagli con nomi e cognomi dei tre che avrebbero agito, svelati da chi era presente.
Erano all’incirca le 18,30, il ragazzo si trovava nel piazzale dopo un giro a Grottaminarda, stava per andare via quando è stato affiancato da un’auto nera con a bordo tre ragazzi, all’incirca suoi coetanei, che scesi dalla macchina sono entrati nella sua e gli hanno sferrato una serie di colpi, in particolare al viso, occhi e naso, un vero blitz da quello che ha raccontato lui e le persone presenti. Non contenti si sono accaniti anche contro l’auto con violenti calci danneggiando paraurti, fanalini e carrozzeria. Poi sono andati via.
Il giovane sanguinante e con un occhio tumefatto, pian piano è riuscito a mettere in moto l’auto e ad allontanarsi. Si è fermato in un locale poco distante per chiedere del ghiaccio, lì finalmente è stato soccorso dai gestori e da due donne che lo hanno accompagnato in guardia medica per farsi visitare.
Il ragazzo inoltre ha raccontato di non conoscere i tre, di non essere stato derubato, di non aver dato fastidio a nessuno, di non essere coinvolto in situazioni particolari e di non capacitarsi dell’accaduto. Ha pensato ad uno scambio di persona.
Dei tre ragazzi che hanno messo in atto il pestaggio, sempre secondo il racconto dei presenti, 2 sarebbero minorenni di Grottaminarda e di Flumeri, l’altro, da poco maggiorenne, di Grottaminarda, avrebbe sferrato uno dei colpi più violenti al naso. Bulli di paese già noti per essere attaccabrighe anche alle partite di calcetto. Dunque avrebbero picchiato il giovane solo per mettersi in mostra, per dimostrare alle persone presenti la loro strafottenza ed il loro coraggio.
Coraggio? Vigliaccheria più che altro, visto che erano tre contro uno. É chiaro che i presenti hanno avuto paura ad intervenire, di correre il rischio di prenderle o di ritorsioni.