Ariano Irpino –
Centrodestra e centrosinistra alle prese con qualche ‘imbarazzo’ interno. Le due coalizioni rispettivamente al governo e all’opposizione della città del Tricolle, apparirebbero un po’ demotivate agli occhi di qualche (auto)critico amministratore. Da una parte e dall’altra, non si riuscirebbe, insomma, a fare a pieno quadrato sulle rispettive funzioni. “Regna il declino generale ad Ariano che così non riesce ad imporsi al centro del circondario”, è la ripresa dura, ma di propositi costruttivi, dell’esponente del Fiorellino, Benvenuto De Pasquale. “Il centrosinistra non si riesce ad organizzare per fare gioco di opposizione”, spiega nella sua nota di disappunto. Mentre il centrodestra “soffre l’ondata di fibrillazioni evidenti che non possono essere ricondotte solo all’effetto di qualche componente di Cda”. Il riferimento va anche al duro attacco mosso dal partito finiano alla maggioranza nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, quando si è approvato il bilancio di previsione 2006. “In quel caso – continua De Pasquale – si sono avanzate riflessioni importanti sulla coalizione di maggioranza. Ma alla fine il Bilancio è stato votato lo stesso”. Un documento a più riprese giudicato ‘arrangiato’ dal consigliere di opposizione. “Il bilancio della sopravvivenza. La situazione finanziaria ad Ariano non è infatti delle più rosee. E mentre aumentano i debiti fuori bilancio, l’amministrazione pensa piuttosto a litigare sui posti e non si concentra invece sui progetti”. D’altro canto, il centrosinistra apparirebbe pure chiuso nel blocco forse generatosi da qualche “esigenza individuale insoddisfatta”. “Nessuno prende la giusta iniziativa per fare opposizione di coalizione e si finisce con l’andare in Consiglio in ordine sparso”. All’incontro del comitato referendario in programma lo scorso giovedì il centrosinistra infatti, pare non abbia trovato i numeri per lanciare l’organizzazione di una manifestazione comune per il ‘no’. Insomma, la politica arianese starebbe vivendo una situazione ‘particolare’. “C’è stagnazione. Mi auguro – conclude De Pasquale – che tutte le questioni vengano definite perché al momento viviamo della luce riflessa di quanto fatto in passato”. Contro ‘la sopravvivenza senza grandi azioni’ si inneggia dunque, in entrambi i casi, ad una repentina e decisa ‘ripresa del polso delle situazioni’. (Ant. Mic.
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