De Mita, impresentabili e Stazione Hirpinia, Famiglietti a tutto campo: “A giugno Delrio in Irpinia”

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De Mita, Stazione Hirpinia e impresentabili. Nell’ultimo giorno di campagna elettorale sono queste le tematiche che tengono banco nel dibattito nell’ambito del centro sinistra.

Sulle questioni relative all’apparentamento con l’UdC, alle dichiarazioni rese ieri dal premier e leader del Pd Matteo Renzi a Virus, programma di approfondimento politico condotto da Nicola Porro e in onda su Rai 2, sulla Stazione Hirpinia e sulla nota della Commissione parlamentare Antimafia circa gli impresentabili, abbiamo intervistato il deputato irpino del Pd Luigi Famiglietti.

On. Famiglietti, ieri Ciriaco De Mita – pur non menzionandola – ha usato parole al vetriolo nei suoi confronti. Quale la sua replica?

“Non voglio scendere in polemica con chi probabilmente trova fastidioso che nel Pd irpino vi sia una persona che abbia sottolineato in maniera critica il comportamento di chi cambia coalizione senza giustificazione a poche ore dalla consegna delle liste. Trasformista lo era nel 2008 e lo è anche oggi.

Soprattutto non condivido chi guarda con favore ad una eventuale avvicinamento della vecchia Dc al Pd, perché il nostro partito non può essere un partito dei reduci e dei combattenti.

Renzi dice che il Pd deve essere un partito di pioneri, deve guardare al futuro. Qui in Irpinia c’è chi vuol fare del Pd un partito che invece guarda all’indietro. Personalmente ho scelto di fare politica in Irpinia per migliorare le cose e per contribuire al rinnovamento della classe dirigente. Prendo nettamente le distanze da quanti, nel Pd, sognano di rifare la Dc degli anni ’80. La mia idea di Pd è quella di Renzi, è quella con la quale Renzi ha vinto il congresso”.

Sempre ieri a Virus sulla Rai, Renzi parlando di Alta Velocità, ha accennato alla Napoli-Bari, dando come incerta la realizzazione della stazione in Irpinia. Possiamo fare chiarezza sul punto?

“Voglio precisare che già la scorsa settimana a Salerno, Matteo Renzi citò l’Irpinia e la Stazione Hirpinia quale esempio di sviluppo e progresso nel campo delle infrastrutture. Siccome rispetto alla fermata Hirpinia sono nate tante polemiche, voglio ricordare anche il forte ritardo con cui la Regione ha licenziato la delibera con il tracciato definitivo. E’ noto che Trenitalia, prima con l’ad Moretti e poi con l’ad Elia, non era favorevole sin dall’inizio alla fermata superficiale in Irpinia, per una pura questione di utenti potenziali.

Per la provincia di Avellino però non si tratterà solo di una fermata. Con la Stazione Hirpinia sarà compiuta la piattaforma logistica, un progetto che sarà utile a far uscire dall’isolamento le aree interne, sarà utile a ridare centralità all’Irpinia.

La visita di Elia a Grottaminarda è servita a fare chiarezza ulteriore dopo l’inserimento nello Sblocca Italia dell’emendamento che ha ribadito la previsione della stazione Hirpinia lungo la tratta ferroviaria Napoli-Bari. Annuncio che a giugno il Ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio sarà a Grottaminarda per illustrare il progetto.

E poi, se Renzi cita l’Irpinia per ben tre volte sulle reti televisive nazionali vuol dire che questo Governo ha puntato forte sulla nostra provincia, così come ha scommesso sul Polo degli autobus e sulla ex Irisbus, sull’Ema a Morra”.

La Commissione parlamentare Antimafia ha diffuso la lista degli impresentabili anche in Campania. Tra questi anche De Luca. Che idea si è fatto in merito?

“E’ sin troppo evidente come si stia utilizzando la questione di De Luca per attaccare Renzi. E’ noto come la Bindi sia su posizioni contrarie a quelle di Renzi, così come è evidente che esiste la questione della condanna di De Luca. Ma va chiarito che la Commissione parlamentare Antimafia ha inserito anche il nome di De Luca per una vicenda giudiziaria per la quale lo stesso De Luca, pur potendo, non ha chiesto di beneficiare della prescrizione e dimostrare di essere totalmente estraneo ai fatti (la vicenda è quella relativa alla vertenza di lavoro degli operai dell’Ideal Standard, ndr). Nel caso, toccherà a Renzi sospendere De Luca, ma se lo stesso Renzi ha acconsentito alla candidatura di De Luca che, ricordiamo, ha vinto le primarie, vuol dire che il premier ritiene superabile la vicenda”.

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