De Mita “benedice” la Schlote Automotive: “Di solito i tedeschi non fanno investimenti sbagliati”

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Alfredo Picariello – E’ tra i primi ad arrivare all’Abbazia del Goleto. Ciriaco De Mita è il sindaco di Nusco e la joint venture Sai – Schlote Automotive Italia – realizzerà il proprio stabilimento nella “sua” area industriale. “Questa è un’iniziativa che copre il presente ma crea anche le condizioni per il futuro”, dice un De Mita oggi molto disponibile al dialogo con i giornalisti. “E’ come se ritornassimo all’inizio, perché all’epoca le iniziative erano notevoli. C’era una grande impresa che si sarebbe trasferita qui, coprendo quest’area e parte della provincia di Benevento”.

L’ex presidente del Consiglio, dunque, riflette innanzitutto su quello che è stato, quando in Irpinia e in Alta Irpinia cominciavano ad insediarsi le prime industrie. E rispedisce al mittente le “accuse” delle ultime ore, secondo le quali la decisione di presentare il progetto Sai in piena campagna elettorale, non era altro che, per l’appunto, una trovata elettorale.

“Oggi presentiamo un’inziativa industriale di molto tempo fa. La previsione era di far partire il tutto agli inizi di agosto. Non hanno fatto in tempo. Con la ripresa post Covid, questa iniziativa industriale fa mercato, crea mercato. Non parliamo, dunque, di una cosa banale e nemmeno di una cosa semplice”, sottolinea il leader di Nusco. Per me, la presenza dei tedeschi è una garanzia per la buona riuscita, perché di solito i tedeschi non fanno investimenti sbagliati. E’ un’attività potenziale di crescita di tutto il Meridione. Fare una cosa del genere in campagna elettorale, anzi, può essere una cosa anche negativa, anche perché gli assunti all’inizio non saranno più di sessanta e, molti, resteranno delusi”.

A De Mita viene chiesto perché non si punti soprattutto sull’agricoltura da quelle parti. “C’è una cultura singolare qui in Alta Irpinia, la cultura del lamento. I contadini, purtroppo, non riescono a convincersi, perché preferiscono un’attività imprenditoriale a quella agricola. Ma qualcosa, in questo settore, sarà sicuramente fatta. Quando furono fatti gli invesimenti post terremoto, questa zona era paragonabile a quelle del Nord. Poi la crisi e i comportamenti prepotenti degli imprenditori settentrionali, hanno segnato una sorta di arretramento. Questa iniziativa – sottolinea il sindaco di Nusco – recupera il disegno di trasformazione, per una parte, delle attività industriali”.

De Mita, prima di congedarsi dai giornalisti ed entrare in sala dove ad attenderlo, ci sono – tra gli altri – Maurizio Marchesini, vicepresidente di Confindustria con delega alle filiere e alle medie imprese e Paolo Scudieri (imprenditore molto noto che sta per varare, a Lioni, il “borgo 4.0”), ricorda della visita a casa sua, a Nusco, di Jurgen Schlote, presidente di Schlote (il gruppo tedesco che in Sai è socio di maggioranza con il 60%; altri soci sono Bohai Trimet e Sirpress, entrambi, rispettivamente, con il 20%).

“Ascoltava molto e parlava poco. Alla fine si alza e guarda il cielo. E dice: devo portare i miei due figli a vedere il cielo più bello del mondo”.