Irpinianews.it

De Mita: affondi a Veltroni e Iannuzzi e arrivano le prime repliche

Avellino – Via Iannaccone è la nuova sede del Comitato Elettorale dell’on. Ciriaco De Mita. Volti noti, al taglio del nastro dell’appartamento avellinese dove si sono ritrovati molti ex diellini nonché ‘ex’ – in qualche caso ufficiali, in altri ancora no – componenti del Pd.
E’ stata la prima uscita pubblica del leader di Nusco in occasione della campagna elettorale ma sono stati davvero pochi coloro che, in qualche modo, hanno avuto accesso nell’appartamento di via Iannaccone ed hanno potuto ascoltare o quanto meno osservare il neo candidato al Senato. In sala, i candidati Giuseppe De Mita, Giuseppe Solimine, Nicola Di Iorio, Rino La Pietra, Demitry, gli assessori comunali Petracca e Pericolo, Ambrosone, Pino Freda, Basagni, Poppa, Palumbo, il sindaco di Cassano Irpino, Pietro Foglia, Gaetano Sicuranza, Nicola Tesorio, Vera Trasente e amici storici. Nononostante quattro rampe di scala per gli amici e i cronisti, non sono mancati i “caldi” motivi che fanno già comprendere quanto sarà surriscaldata la campagna elettorale ai nastri di partenza.
“Ho scelto l´Udc – ha evidenziato De Mita – perchè tra due gusci vuoti quali il Pdl e il Pd, concorre a riscoprire e a far riscoprire le coscienze”. La scelta – ha continuato – è “difficile e rischiosa ma da quando ho lasciato il Pd mi sento pienamente reintegrato”. Riferendosi a Gerardo Bianco escluso dalla competizione elettorale, “Non ho fatto io le liste” e poi due affondi al Pd. Il primo riferito a Walter Veltroni, definito “l´emergenza devastante di questa fase politica” e l’altro al coordinatore regionale del partito, Tino Iannuzzi (suo ex pupillo, ndr) per il quale “sono stato generoso inventandogli un ruolo con la speranza che poi acquisisse anche le idee. E´ rimasto solo il ruolo ma non aveva le idee”.”Avvisi” anche per Enzo De Luca, candidato al Senato con il Pd, che aveva chiesto chiarezza e abbandono di ambiguità da parte di alcuni politici e amministratori. Su questo tasto, De Mita ha dichiarato: ” E’ inutile sollecitare rese dei conti. Attenti a non alimentare controversie, o saltano le Istituzioni”. Messaggio inviato per il Comune capoluogo, Regione, Provincia ed altri Enti? Sembra di sì. Non tarda ad arrivare la risposta di Iannuzzi: “Sono rammaricato che un politico con la storia di De Mita giunga all’offesa personale alterando la verità dei fatti.Sin quando ha fatto parte del PD, ha aggiunto – ha condiviso per intero le mie idee e le mie proposte: dalla vicenda dei rifiuti, alla costruzione del nuovo partito. Oggi la sua scelta di cambiare partito, dettata unicamente da ragioni personali e non politiche, lo porta a dimenticare che sono stato votato da oltre 200mila campani e che ho alle spalle una limpida, solida e coerente storia personale, professionale, politica e parlamentare. Se De Mita ha scelto di fare una campagna elettorale usando toni offensivi ed argomenti mistificatori, non lo seguirò perché la mia strada e quella del PD sono diverse”. A De Mita risponde anche Bianco che ribadisce le sue intenzioni: ” I miei (Giandonato Giordano e Gerardo Capozza,ndr), sono stati esclusi per inserire in lista il nipote Giuseppe”, ribadendo che “il veto è stato posto direttamente da Ciriaco De Mita” Siamo all’inizio, ma De Mita che girerà “paese per paese, frazione per frazione”, appare già “carburato” per la dura sfida di intercettare voti e attenzione.

Exit mobile version