“Prima dell’approvazione della legge sul ciclo delle acque abbiamo avviato un confronto con i territori e con le associazioni oltre che con la legislazione delle regioni più avanzate d’Italia”.
Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, in conferenza stampa a palazzo Santa Lucia, interviene sul Ddl del riordino del servizio idrico, approvato lunedì in consiglio regionale.
“Siamo in un momento – aggiunge De Luca riferendosi alle proteste del Movimento Cinque Stelle – in cui sembra prevalere l’ammuina costruita sul nulla, tra tante cose sgangherate e incivili a cui abbiamo assistito”.
Nella formulazione della legge, precisa il governatore, “… abbiamo tenuto fede a due principi: l’acqua è un bene pubblico e la Regione non gestisce più niente. I poteri di gestione vanno tutti ai Comuni, è un’altra rivoluzione che risponde alla pronuncia della Corte Costituzionale che aveva invalidato la precedente legge regionale”.
Come primo bilancio, infine, dice che “… in cinque mesi si è fatto più che negli ultimi cinque anni”.