De Luca premia la Casta: nuovi vitalizi per i consiglieri regionali

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La Casta continua a calpestare chi vive in condizioni di indigenza. Dopo le parole vergognose del Ministro del Lavoro Poletti, “Conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi…“, uno schiaffo morale alle centinaia di migliaia di giovani costretti ad andare via all’estero per realizzarsi professionalmente e all’11,6% (su scala nazionale) di disoccupati italiani che continuano a pagare riforme improduttive dei Governi che si sono succeduti negli ultimi anni, arriva la legge di stabilità del Governo Regionale Campano che intende far ritornare sotto mentite spoglie i vitalizi  soppressi nel 2012. La “nuova pensione” per i consiglieri regionali viene regolamentata con “un sistema di calcolo contributivo secondo la medesima disciplina prevista per i componenti della Camera dei Deputati”.

Un vero smacco se si considera la condizione precaria vissuta da migliaia di giovani, considerati occupati dall’Istat anche grazie ad un  solo voucher da 7,50 euro in una settimana.

Il maxiemendamento arriverà domani in Consiglio regionale per l’approvazione.

Durissima Valeria Ciarambino che su facebook contesta la legge:

“De Luca prende in giro i cittadini. Nella legge di stabilità introduce la possibilità per i consiglieri di ‘rinunciare volontariamente’ agli stipendi. Ora, chiedo a De Luca: ma qui ci sono persone con l’anello al naso? Chi si sognerà di tagliarsi volontariamente lo stipendio dopo anni in cui non lo ha fatto? Noi chiedevano di tagliare per legge a 5000 euro lordi gli stipendi come fa il Movimento Cinquestelle ma il nostro emendamento, naturalmente, è stato bocciato”.

“Non solo non si riducono gli stipendi – continua la Ciarambino – ma dall’articolo 5 si evince che il vitalizio non viene decurtato ma addirittura coloro che percepiscono più vitalizi, avendo svolto in passato lavori da parlamentare, grazie a De Luca e alla sua maggioranza potranno aggiungere anche la pensione contributiva maturata da questa legislatura in poi. Uno schiaffo ai cittadini campani costretti a lavorare 40 anni per prendere a 67 anni delle pensioni da fame. Questa gente accresce i propri privilegi, sanno mettersi d’accordo. Tra coloro che beneficeranno di vitalizio più pensione ci saranno consiglieri di centrodestra e centrosinistra.”

“Ma non è finita – conclude la Ciarambino – nella scandalosa legge di stabilità di De Luca approvata in Commissione Bilancio, tra le decine di schifezze, scompare l’articolo che tagliava gli stipendi ai consiglieri assenteisti ai lavori di commissioni e Consiglio. Capiamo che, visti i tassi esorbitanti di assenza dalle commissioni della gran parte dei consiglieri di centrosinistra e centrodestra, avrebbero rischiato di trovarsi con lo stipendio, che ammonta a circa 9 mila euro netti, decurtato di qualche centinaio di euro. Non sia mai!”

Sul punto è intervenuto anche il vice presidente della Camera Luigi Di Maio:

 

“Non erano bastate le fritture di pesce offerte dal governatore della Campania, De Luca. Adesso il PD cerca di introdurre delle vere e proprie pensioni per i consiglieri regionali in Campania: 2500 €, di cui 1800 a carico delle case pubbliche. La pensione andrà a sommarsi ai vitalizi o doppi vitalizi dei consiglieri regionali che hanno maturato questo privilegio.

Lo stesso Pd, che aveva promesso tagli nella legge di bilancio, con questa operazione farà pesare sulle casse pubbliche ben 5 milioni di euro in questa legislatura. Su una cosa sono bravissimi: a fare tutto in modo così elegante e rapido, che quasi non ci si accorge che le nuove pensioni d’oro sono nascoste dietro cumuli di rimandi e richiami di legge. Ma la sostanza è questa. La loro idea di lotta agli sprechi è questa. Bocciati tutti i nostri emendamenti e la beffa finale: un articolo permette ai consiglieri di rinunciare volontariamente a parte della loro indennità. Indovinate chi l’ha fatto? Nessuno, tranne i nostri consiglieri.”