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De Luca (Pd): “Cinque norme per la tutela dei lavoratori”

“Nuove norme per la limitazione del ricorso ai ribassi elevati nelle gare pubbliche, a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori”. Questo il titolo del disegno di legge (A.S. 3176) presentato martedì 28 febbraio su iniziativa del senatore del Partito democratico Enzo De Luca e sottoscritto da altri ventuno senatori rappresentanti di Pd, Idv, Terzo polo, Pdl e Lega Nord. Cinque articoli che introducono alcuni correttivi nella disciplina vigente degli appalti pubblici per «limitare il ricorso ai ribassi elevati, a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, oltre che della dignità delle prestazioni di manodopera e professionali», spiega De Luca. Capogruppo del Pd nella Commissione di inchiesta del Senato su infortuni e morti bianche, il sen. del Pd aveva annunciato da tempo l’intenzione di intervenire sul fronte della riduzione dei massimi ribassi d’asta, canale privilegiato delle mafie per infiltrarsi negli appalti pubblici per poi lucrare, risparmiando sui costi della sicurezza, sulla pelle dei lavoratori. Non a caso, nel ddl presentato si propone un sistema di valutazione delle offerte anomale in grado di vincolare le imprese a valutare in forma congrua l’importo da offrire, «in modo da scoraggiare i ribassi sui costi della sicurezza della manodopera», fa notare De Luca. Per scongiurare il rischio che, come accade oggi, l’aggiudicazione al prezzo più basso premi imprese che durante l’esecuzione dei lavori rimodulano le condizioni di appalto assorbendo il ribasso effettuato e realizzando opere di scarsa qualità, nel ddl si prevedono modifiche alla disciplina vigente che garantiscano le condizioni di sicurezza sui cantieri e la trasparenza delle forniture, a partire dall’obbligo di far riferimento a prezzari stabiliti. Nel caso di offerte troppo basse si prevede che la verifica venga effettuata da un tecnico munito di polizza di responsabilità civile e professionale per tutta la durata dell’appalto. Ancora, si è ritenuto opportuno intervenire su due fronti: elevare le richieste di garanzie per le imprese che propongono ribassi superiori al 20% e non possiedono certificazioni di qualità e modificare la disciplina dei piani di sicurezza, prevedendo nel contratto penali fino alla risoluzione del contratto ai danni dell’impresa che viola la legge in materia. Per garantire maggiormente il rispetto delle norme relative alla sicurezza sui cantieri, nel ddl si pone rilievo sulla figura del coordinatore – soggetto terzo rispetto a chi appalta i lavori e all’impresa che li esegue – che deve dimostrare di possedere capacità ed esperienza in funzione alla complessità delle opere da realizzare – e, per incoraggiare le condotte virtuose, si prevedono incentivi per le imprese che tutelano la salute dei lavoratori. Tra i punti salienti del testo figura l’articolo 4 che prevede l’adozione di un regolamento finalizzato a definire i requisiti di idoneità tecnica e professionale per gli imprenditori edili. Prima tappa, il ddl De Luca, sulla strada della definizione di un modello preciso per la salvaguardia della sicurezza dei lavoratori e dei luoghi di lavoro su tutto il territorio nazionale. «Un intervento necessario e non più rinviabile – spiega De Luca – Questo ddl è frutto dell’impegno in Commissione di inchiesta del Senato e, prima, da assessore regionale ai Lavori pubblici della Campania. In occasione dell’ultima Giornata nazionale per le morti bianche, il presidente Napolitano ha detto: «Gli infortuni sul lavoro costituiscono un fenomeno sempre inaccettabile e non può abbassarsi la guardia riducendo gli investimenti nel campo della prevenzione e della sicurezza». Parole importanti, che dovremmo sforzarci di tradurre in fatti per evitare che, ad ogni vita spezzata dalla carenza – quando non proprio dalla totale assenza – di misure di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, si risponda con la consueta reazione emotiva e il solito scaricabarile delle responsabilità, che puntualmente svaniscono senza incidere sullo stato delle cose. Ecco, questo ddl vuole cominciare ad invertire la tendenza, per fermare l’escalation di infortuni e morti sul lavoro e recuperare i ritardi che, per prima la politica, ha accumulato su una questione, la tutela della salute dei lavoratori, vitale per il futuro del Paese”.

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