Dca – Rifiuti, Picariello: “Lo Stato c’è… finalmente”

Rifiuti: dal nuovo governo non solo l’uso della forza ma vicinanza con i cittadini. Il chiarimento arriva dal segretario provinciale della Dca Gianfranco Picariello.
“Questo governo – ha spiegato – non pensa affatto solo all’uso della forza. Non pensa ad andare contro la gente di Chiaiano o delle altre località della Campania in cui sono stati individuati i siti per le discariche. No, questo governo pensa proprio alla gente quando vuole ripulire le strade da tonnellate di immondizia; quando vuole ripulire l’immagine di quella regione e del Paese insozzata da questa tragica vicenda; pensa alla salute della gente. Nessun uso esclusivo della forza, insomma, da parte del governo in questa come in ogni altra azione avviata o da avviare.
È partito bene il governo Berlusconi dimostrando che ‘lo Stato c’è’ e vuole continuare ad esserci. Per i rifiuti come per le infrastrutture o l’approvvigionamento energetico.
Non è l’uso della forza consentire ai mezzi delle aziende municipalizzate di raccogliere l’immondizia e di depositarla nei luoghi individuati dai tecnici come i più idonei.
Non è l’uso esclusivo della forza a riaprire il dossier nucleare dopo vent’anni di stop ideologico, mentre tutto il mondo progetta e realizza le centrali di quarta generazione, e noi non abbiamo neppure quelle di prima, ma accendiamo le nostre lampadine con il nucleare prodotto poco al di là delle nostre frontiere.
Non è uso della forza, ma tentativo di recuperare un ritardo cronico. Insomma, ancora una volta si conferma che questo governo, questa maggioranza sono una locomotiva chiamata a trascinarsi dietro i vagoni spesso sgangherati di un Paese in ritardo cronico come i suoi treni. Siamo partiti bene.
Ma è una corsa a ostacoli che non si esaurirà certo in poche settimane o in pochi mesi. È un percorso lungo, difficile, che abbiamo la possibilità e la capacità di portare avanti. ‘Lo Stato c’è’, finalmente! E il governo che lo rappresenta ha deciso di scrollarsi di dosso le scorie del passato, le scorie di una politica del dialogo che ha provocato, con il trascorrere del tempo, solo disastri e veleni”.