David Bowie, era il 1992 quando un irpino cantò alle nozze del Duca Bianco a Firenze

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Un pezzo di Irpinia ha incrociato la strada del grande David Bowie, l’artista-performer e icona mondiale del rock deceduto a 69 anni per un brutto male che lo stava tormentando da tempo, diciotto mesi ormai.

Ci riferiamo ad Agostino Penna, musicista di Contrada ma originario di Montoro Inferiore che bazzica da circa 20 anni nei meandri della tv generalista, dagli schermi Rai a Mediaset.

Ha esordito cantando la colonna sonora del film “La strada per El Dorado”, interpretata, in originale, dalla popstar inglese Elton John ma tra i ricordi più belli della sua carriera vi è l’ingaggio come cantante show-man, nonché direttore artistico, del matrimonio di Bowie e della Venere Nera Iman Abdulmajid a Villa La Massa a Firenze nel giugno del 1992.

Fu una cerimonia blindatissima, al riparo da occhi indiscreti e paparazzi.

“Penso che quella giornata non la scorderò mai”, disse Penna che all’epoca aveva 26 anni.

Agostino Penna oggi (foto: Associazione I Ragazzi del Futuro)
Agostino Penna oggi (foto: Associazione I Ragazzi del Futuro)

Il musicista irpino fu contattato in primavera da Jeff Perry, il road manager di Bowie. Di qui l’ingaggio e l’emozione di aver reso speciale uno dei giorni memorabili della vita del grande Duca Bianco.

“Il repertorio era stato espressamente richiesto – riferì Penna ai cronisti – Può sembrare strano, ma un personaggio controcorrente come Bowie ha mostrato di apprezzare molto la melodia mediterranea.. (Bowie) Si è divertito piuttosto a canticchiare in coro come tutti li altri ospiti, i motivi più famosi”.

Di fronte alla band di Penna un pubblico esperto ed esigente: tra gli invitati al matrimonio di Bowie, tra i vari, anche Yoko Ono, moglie di John Lennon, la modella Dalma Santos, Bono Vox degli U2, lo stilista Thierry Mugler, Bianca Jagger, prima moglie di Mick dei Rolling Stones.

“Da ‘Quando quando’ a ‘Sciuri sciuri’ – dice Penna – Il motivo più recente è stato “Caruso” di Dalla, ma c’è stato anche un omaggio alla città con “Firenze sogna”. Bowie era raggiante. Ha parlato molto con i suoi invitati, è stato spesso ironico, disponibile ed estroverso, mentre Iman si è dimostrata sempre molto riservata”.

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