Dati allarmanti per il lavoro nero: 60% delle aziende è irregolare

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Avellino – In provincia di Avellino, i dati forniti dagli Enti Ispettivi nella riunione del Cles, per i segretari di Cisl, Cgil e Uil di Avellino – Melchionna, Famiglietti e De Feo – sono di forte allarme per la crescita e la regolarità dell’economia irpina. Su 519 aziende del settore industria, commercio e servizi, ispezionate nel secondo trimestre 2007 dall’Ispettorato del Lavoro, Carabinieri e Inail, quelle risultate irregolari sono 309, circa il 60 per cento. Da più anni e costantemente per ogni trimestre di rilevazione una quota media del 65 per cento delle imprese ispezionate risulta a vario titolo irregolare. “È una costante di lavoro irregolare che si riflette puntualmente sugli oneri della sicurezza scontati e sulla riduzione della capacità di acquisto dei salari – ha spiegato Mario Melchionna – All’ingresso della maxi sanzione sul lavoro nero di competenza delle Direzioni Provinciali del Lavoro, occorre potenziare la mano repressiva e di controllo in particolare nel campo dell’edilizia. Se la città capoluogo sarà investita da numerosi appalti per opere pubbliche cruciali per il suo ridisegno funzionale, si manifesta urgente tanto un potenziamento degli organi ispettivi quanto una maggiore strumentazione al servizio del coordinamento dell’attività di controllo. Si tenga conto che il panorama del mercato edilizio in Irpinia è radicalmente cambiato. Le maestranze sono spesso di fuori provincia o extracomunitaria e le imprese capaci di aggiudicarsi i grossi appalti sono del casertano e del napoletano”. Purtroppo, e non è una visione ideologica, l’imprenditoria di quest’area è fortemente connotata dalla facilità al ricorso dell’irregolarità contrattuale con la quale sono assunti i lavoratori, quella contributiva, assicurativa e di sicurezza. Questi mesi estivi dovranno essere improntati ad un lavoro di vigilanza piuttosto forte perché l’incidenza potenziale del lavoro irregolare e dei suoi rischi sociali è rilevante. Abbiamo sollecitato la Presidente del Cles – continua Melchionna – affinché si richieda alla Prefettura di Avellino di convocare presso l’Osservatorio i rappresentanti della Taske Force Ispettiva (Inps, Ispettorato del Lavoro, Inail, Asl) allargata alle Forze dell’Ordine per un maggiore coordinamento delle ispezioni”. Inoltre, prossimamente si dovranno convocare tutti i tavoli di presidio con le istituzioni firmatarie dei protocolli d’intesa al fine di vigilare sulla correttezza e sulla regolarità dei lavori nei cantieri.

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