In relazione ai fatti avvenuti sabato 14 febbraio nella casa circondariale di Avellino, dove, all’interno di una camera detentiva posta al piano terra della struttura, occupata da tre detenuti, sono esplose alcune bombolette tipo ‘camping gas’ utilizzate per scaldare le vivande, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria rende noto che nell’immediatezza dell’evento, ha affidato al Provveditore regionale della Campania l’incarico di svolgere attività di verifica per accertare eventuali responsabilità per l’accumulo delle bombolette oltre il fabbisogno consentito dal regolamento”. Se i risultati dell’indagine interna confermeranno negligenze nei controlli, il Dap “avvierà un’azione disciplinare verso i responsabili non potendo tollerare comportamenti che possano mettere a rischio la sicurezza e l’incolumità fisica del personale e dei detenuti. Il dipartimento, nel precisare che l’esplosione non ha causato danni alla struttura, informa che la Direzione generale delle risorse materiali, dei beni e servizi e il Provveditorato regionale hanno già avviato un confronto al fine di verificare la fattibilità di istallare, nella sezione del carcere di Avellino, fornelli elettrici a induzione che eliminano l’esigenza di utilizzare le bombolette. Soluzione già attuata con ottimi risultati in alcuni istituti della Calabria e della Sardegna”.
Redazione Irpinia
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