Rosetta D’Amelio, presidente del Consiglio regionale, ha rilasciato ai cronisti alcune considerazioni a margine di un’iniziativa organizzata a Villa Amendola.
L’esponente di spicco del Pd irpino ha mostrato apprezzamento rispetto alla scelta del Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il quale ha deciso di candidarsi al prossimo congresso.
La D’Amelio, però, rimane renziana:
“Permangono la cultura politica e le idee orgogliosamente di sinistra che mettono al centro i problemi delle fasce più deboli e della povertà per un Pd che non rappresenti soltanto una parte della società. Sono molto amareggiata per la scissione, un pezzo importante, anche se non di massa, della storia della sinistra proveniente dai Ds che ha scelto di andare via. In quel pezzo di storia c’è una parte della mia vita politica. Si poteva discutere all’interno del partito come sta cercando di fare Andrea Orlando andando oltre alle logiche di provenienza, che sia Margherita o Ds. Se fosse stato così avremmo mantenuto l’Ulivo”.
La presidente del Consiglio regionale dice la sua sulla questione Stir:
“Gli amministratori devono essere autonomi e seri, non deve essere il partito a dettare la linea perché sono loro a rispondere ai cittadini. E’ una convinzione maturata nella precedente esperienza da amministratore. In provincia di Avellino, Irpiniambiente ha recepito l’istanza del territorio e non ha risposto all’accordo di programma. Non c’è alcun problema, la Regione già ha emanato un nuovo bando per impianti più piccoli, sarà compito dell’Ato rifiuti provinciale scegliere dove farli. La nostra esigenza è dare risposte all’Europa che ci multa di 180mila al giorno per l’infrazione sui rifiuti. La Regione metterà soltanto i soldi, è una fase delicata; abbiamo scongiurato l’inceneritore voluto dal Governo e la regionalizzazione dei rifiuti, con i rischi di discariche in caso di emergenza senza concertazione con il territorio.”