Dalle torture in Libia ad Avellino, finisce l’incubo di Bashir: Saviano ringrazia l’Irpinia

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Dalle torture in Libia ad Avellino, finisce l’incubo di Bashir: Saviano ringrazia l’Irpinia. Il famoso scrittore napoletano ha scritto sulla vicenda un post sul suo profilo facebook. Lo riportiamo di seguito integralmente.

“Lui è Bashir, è uno dei 50 profughi provenienti dal Niger atterrati oggi a Fiumicino grazie al corridoio umanitario organizzato dalla Caritas Italiana. Bashir ha subito in Libia torture e vessazioni di ogni tipo, oggi soffre moltissimo per tutto ciò che ha patito. Bashir andrà ad Avellino, dove troverà una comunità che è pronta ad accogliere persone che come lui hanno perso la tranquillità per le troppe sofferenze. Sono felice che Bashir troverà in Italia assistenza e aiuto oltreché accoglienza”.

“Ringrazio la comunità di Avellino che accoglie non solo chi va aiutato a integrarsi, ma sopratutto chi è vulnerabile e va quindi accudito. Questo è il criterio con il quale la Caritas valuta la priorità nell’accogliere: la vulnerabilità. Bashir, nella foto di Valerio Bispuri, è avvolto da una rete. Una rete che però si apre e lascia presagire un futuro diverso dall’inferno vissuto sino a questo momento. Questo racconto è solo una piccola anticipazione perché nei prossimi giorni sarò onorato di incontrare alcuni dei rifugiati arrivati in Italia, di parlare con loro e con chi li accoglie. Grazie a UNHCR, the UN Refugee Agency, Gandhi Charity, Onlus Solidaire e a Valerio Bispuri – Photoreporter per aver scattato questa foto piena di significato”.