Dalle compostiere di comunità all’ammodernamento dello Stir: la “rivoluzione ecologica” passa per l’area Vasta di Avellino

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Dalle compostiere di comunità all’ammodernamento dello Stir: la “rivoluzione ecologica” passa per l’area Vasta di Avellino. I 45 Comuni rientranti nel progetto, con il capoluogo capofila, hanno ottenuto oltre 35 milioni di euro a valere sul Pnrr. Quattro le linee di progettazione: housing sociale, efficientamento energetico, compostiere di comunità e raccolta differenziata. Questa mattina si è partti con la fase progettuale per spendere al meglio le risorse, con la riunione delle fasce tricolori, o dei loro delegati, che si è tenuta presso piazza del Popolo, ad Avellino.

La “mente” dell’Area vasta è sicuramente Carmine De Angelis, sindaco di Chiusano San Domenico. Fu lui, nel 2015, insieme all’allora primo cittadino di Avellino, Paolo Foti, a dare il là all’iniziativa, proseguendo poi nel suo lavoro sia nel periodo in cui è stato assessore ai Fondi Europei nella giunta Ciampi, sia successivamente. “Dopo tanti anni finalmente arriviamo al dunque. Se otteniamo questo importante risultato, non lo dobbiamo di certo alla Regione Campania che si è messia di traverso”, spiega De Angelis.

“Mettiamo al centro del ragionamento la rigenerazione urbana, l’housing sociale, l’ambiente, nuovi rifiuti, meccanizzazione della raccolta dei rifiuti, poi la Comunità Energetica con capofila Chiusano, tra le poche finanziate in Italia. Stabiliamo, con questa riunione, di aggregarci finalmente come centrale appaltante. In futuro, ovviamente, come area Vasta, parteciperemo a nuovi bandi”.

“I tempi sono strettissimi – ammette De Angelis -. abbiamo come dead line il 31 marzo. Questo è uno dei problemi del Pnrr, spero che il Governo intervenga al più presto su questo aspetto, con degli interventi che riguarderanno lo snellimento delle procedure. Credo che lo farà”.

“Nel dettaglio abbiamo il social housing, con interventi in 7 Comuni, abitazioni per anziani e giovani, quindi sarà effettuata una sorta di integrazione delle politiche abitative, con oltre 100 appartamenti. Abbiamo poi l’economia circolare che riguarda anche il centro per il riuso di Avellino. Inoltre, undici Comuni ristruttureranno le proprie isole ecologiche, saranno efficientate. Abbiamo poi, come detto, la Comunità Energetica, con 11 Comuni in tutto: questo significa risparmi, con l’azzeramento dei costi per le bollette a carico dei cittadini. Parliamo di progetti concreti, l’area Vasta ha ragionato in termini di assoluta concretezza, mentre la Regione Campania ancora non si da’ una mossa per la sottoscrizione di un protocollo per la programmazione 2021-2027. Anzi, credo che la Regione non capisca nulla in termini di progetti e finanziamenti europei”.

“Tutti questi progetti vanno nella direzione della transizione ecologica – dice Emma Buondonno, assessore all’Urbanistica di Avellino – e del risanamento ambientale. Il tema importante è la cooperazione istituzionale tra i 45 Comuni dell’area Vasta. Poi c’è l’housing sociale che è una risposta al fabbisogno abitativo e allo spopolamento delle aree interne. La Comunità Energetica invece potrebbe mitigare gli effetti del caro-bollette”.