Dalla bioetica ai cambiamenti climatici: continua al Biogem “Le Due Culture”. Domani anche lo scrittore De Giovanni

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“L’uomo è convinto di essere un gigante, ma nell’Universo la nostra dimensione è pulviscolare” così il presidente del Centro di ricerche genetiche Biogem di Ariano Irpino, Ortensio Zecchino, durante l’introduzione alla undicesima edizione del Meeting “Le 2ue Culture”.

Quest’anno il tema “Sapiens e… oltre” è stato scelto per guardare e analizzare la biotecnologia, la bioetica, la medicina bionica, le tecnologie all’avanguardia nel campo scientifico per combattere le malattie. “Biotecnologie e scienza oggi rappresentano un potere dominante rispetto ai tradizionali, ossia, il potere politico o economico. Tuttavia essendo comunque un potere, la rivendicazione dei diritti umani è sempre naturale, come naturale è lo scontro tra potere e diritti. Noi oggi dobbiamo capire quali sono i nostri limiti e come comportarci” così il presidente del Comitato nazionale per la Bioetica, Lorenzo D’Avack.

Durante la seconda giornata ci si è soffermati sul potenziamento cognitivo, i biomateriali, il cambiamento climatico e i nuovi orizzonti della medicina personalizzata. Si è partiti con il dibattito tra la prof.ssa Laura Palazzani e il prof. Carlo Caltagirone, intitolato “Oltre i limiti cognitivi dell’homo sapiens”. Poi la relazione del prof. Paolo Netti dal titolo “I materiali BIO-logici”. E ancora la lezione del prof. Carlo Barbante “È troppo tardi per i 2oC? Dall’accordo di Parigi al clima che verrà”. A chiudere la giornata, il dibattito tra il prof. Franco Locatelli e il prof. Bruno Dallapiccola su “I nuovi orizzonti della medicina personalizzata”.

Professore Carlo Barbante

Massima attenzione al tema ambientale, perché secondo il professore Barbante “siamo entrati in un’era di rischio, di emergenza climatica. Conosciamo il link tra gas serra e temperature in aumento. Ormai siamo fuori controllo”.

Barbante ha spiegato che dall’epoca pre industriale ad oggi, la temperatura del pianeta è aumentata di 1 grado e prosegue: “In alcune parti, come in Artico l’aumento è stato di 3 gradi. Questo ha portato allo scioglimento dei ghiacciai”.

Cosa possiamo fare? Secondo il professore della Ca’ Foscari “dobbiamo adattarci con costruzioni di barriere mobili, come a Venezia, diminuire emissioni e aumentare efficienza energetica”.

Il programma di venerdì 6 settembre. Aprirà i lavori il famoso scrittore Maurizio De Giovanni, autore, fra gli altri, della serie di romanzi “I bastardi di Pizzofalcone”, ai quali è ispirata l’omonima fiction televisiva. De Giovanni darà il suo contributo in un incontro dal titolo “Il racconto come cardine dello sviluppo dell’umanità” in cui spiegherà quegli aspetti che rendono la narrazione un vero e proprio motore dell’evoluzione umana. Seguirà il dibattito tra i proff. Luisella Battaglia e Silvestro Micera su “La medicina bionica”, e quindi le lezioni del prof. Ferdinando Auricchio su “L’uomo in 3D”, del prof. Giovanni Pittaluga su “Cultura, innovazioni tecnologiche e crescita economica” e del prof. Giuseppe Remuzzi su “Il futuro dell’umanità attraverso le lenti della scienza medica”.

Al prof. Remuzzi sarà, inoltre, conferito, ex aequo con il Prof. Michele Maio, il Premio Letterario Le Due Culture dedicato alla memoria di Maria Antonia Gervasio.

I volumi premiati quest’anno sono: Michele Maio – Giovanni Minoli, Il cancro ha già perso. La rivoluzione da Nobel dell’Immunoterapia dei tumori, Edizioni Piemme 2018 e Giuseppe Remuzzi, La salute (non) è in vendita, Editori Laterza 2018. I due volumi offrono entrambi, da punti di vista diversi ma complementari, un’analisi lucida del Sistema Sanitario del nostro Paese: a vecchie e nuove criticità si affiancano eccellenze e nuove ragioni di ottimismo. Temi sempre attuali e di crescente importanza, trasversali rispetto alla cultura scientifica e umanistica.