Dal palco del liceo a “Sotto la Pioggia”: l’esordio del cantautore irpino Berlino 84

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La storia del cantautore avellinese Fabio Picciocchi, alias Berlino 84, è quella di un ragazzo che non hai mai smesso di credere nel proprio sogno e che con tanti sacrifici e dedizione ha sempre sperato che la musica, la sua più grande passione, potesse in qualche modo accompagnarlo in un percorso di vita ricco di sorprese ed emozioni.

Il primo passo verso quello che gli auguriamo possa essere un futuro roseo e pieno di successi è stato fatto con l’uscita, lo scorso 12 agosto, del suo primo singolo Sotto la pioggia, una canzone che rispecchia l’indole romantica ma al tempo stesso realista dell’artista: è la classica storia di una coppia che, presa dalla routine e dalle fatiche della vita, vede allontanarsi tutti i problemi e le difficoltà del quotidiano quando sul divano, al calar della sera, vive la magia che sprigiona l’amore tra due persone che condividono le proprie vite.

Il testo e la musica della canzone sono stati scritti dallo stesso Fabio, mentre la pre-produzione degli arrangiamenti è di Simone Vignola con cui l’artista ha stipulato una proficua collaborazione destinata a prolungarsi nel tempo. La casa discografica che ha prodotto il lavoro è la Meltina Records di Perugia. La comunicazione e il branding sono affidati alla Renna Creative di Gaetano Renna, curatore anche del video ufficiale della canzone uscito su YouTube lo scorso 13 agosto che a oggi conta più di duemila visualizzazioni.

Il progetto dell’artista è pubblicare un singolo al mese fino a dicembre, in modo da farsi conoscere ancor di più e creare quel terreno fertile per la realizzazione di un altro grande sogno: il suo primo album d’inediti.

Nella musica di Fabio possiamo trovare quel sound nuovo, sperimentale, fresco, innovativo, aperto a diverse tonalità e che sa fondere bene generi diversi. Un artista stravagante che si è lasciato forgiare dalla città tedesca di Berlino, una delle capitali più multietniche e creative d’Europa sia nel campo musicale che in quello artistico, cinematografico e teatrale. E’ proprio la capitale tedesca che ha ispirato Fabio per il suo nome d’arte.

Ma oltre alla grande competenza musicale, la genesi dei testi di Berlino 84 affonda le radici nella sua infanzia, nei ricordi giovanili, in quel passato che cerca di far rivivere imbracciando la chitarra o seduto davanti a un pianoforte. E’ lì che l’artista riesce a dare il meglio di sé, a scrivere quei pezzi che destina al suo pubblico di amici, conoscenti e di tutti quelli che pian piano inizieranno ad avvicinarsi alla sua musica.

Ora che il suo singolo viaggia veloce sui social, oggi che un suo brano può far parte di una playlist di Spotify, oggi che la sua canzone può essere il sottofondo di una storia su Instagram, sicuramente il cantautore vivrà intensi ed emozionanti flashback: la sua mente e il suo animo voleranno al periodo dell’infanzia quando al classico giocattolo di tendenza preferiva una chitarra o una pianola con cui poteva deliziarsi ad associare le prime note musicali, oppure ricorderà con nostalgia gli anni duri del Conservatorio e i tempi del primo brano scritto e suonato alla festa della creatività di un liceo di Avellino.

Di strada Fabio ne ha fatta tanta, dalla partecipazione alle diverse cover band girando per i più disparati locali dell’Irpinia fino ad arrivare ad oggi. L’inizio di una storia importante, un passo significativo per la sua carriera professionale.