Marco Imbimbo – «Siamo funzionali al Pd, ma questo lo diciamo da tempo», non si nasconde Angelo Antonio D’Agostino sul suo rapporto con il Partito Democratico e su ciò che potrebbe accadere all’indomani delle elezioni, intanto allontana le accuse eventuali conflitti d’interesse in città: «Fantasie nella testa di qualcuno».
Il deputato uscente di Scelta Civica, oggi candidato con la lista “Insieme”, ha presentato la sua squadra presso il carcere Borbonico. Una coalizione che mette insieme Psi, Verdi e Area civica. Oltre a D’Agostino, presenti gli altri candidati alla Camera: Antonietta Colucciello, Fabrizio Nicola Marra ed Amelia Meoli. Per il Senato invece Giovanna Gabriella Perrotta, Angelo Righetti, Simona Carere e Mario Moccia. Non sono mancati i saluti di Giuseppe Romano e Marco Riccio, rispettivamente segretario provinciale e regionale del PSI.
D’Agostino non si è sottratto alle repliche rispetto ad alcune accuse, come quella del suo avversario Pietro Foglia, secondo il quale non ci sarebbe traccia del lavoro da parlamentare del candidato di “Insieme”. «Sul mio operato, ho scritto un cosiddetto “libro bianco” con tutte le attività svolte. Non voglio, però, scendere in polemica con nessuno. In questa campagna elettorale a me interessa parlare dei programmi per il futuro della nostra terra. A cominciare dall’ambiente, per quanto riguarda quello che abbiamo iniziato e che va completato. Poi c’è la questione infrastrutture, ma soprattutto dare la possibilità ai giovani di non scappare come accaduto finora». Sulle attività svolte dal governo di centrosinistra, ricorda: «La bonifica dell’area dell’ex Isochimica, le ecoballe a Pianodardine e altre cose per l’ambiente. Per quanto riguarda lo sviluppo industriale si è lavorato molto come nel caso dell’Irisbus, ma c’è ancora da fare perché bisogna trovare le risorse per farla ripartire veramente bene. E’ una delle aziende, che secondo, me può fare e dare tanto al nostro territorio».
La sua candidatura unita al suo lavoro di imprenditore, continua ad alimentare polemiche. E’ il caso di Giancarlo Giordano, candidato di Liberi e Uguali, che in più di un’occasione ha parlato di evidenti conflitti di interesse nella città di Avellino. «Sono il proprietario del mio gruppo, ma non ho alcun potere decisionale – sottolinea D’Agostino. Inoltre non lavoriamo con il pubblico, in questo territorio lavoriamo con i privati e credo che ognuno possa fare ciò che vuole con i propri soldi» Mentre sul cantiere del tunnel che vede proprio una sua ditta averlo preso in appalto, ribadisce: «Qualcuno si dovrebbe documentare prima di parlare. Si tratta di una gara vecchia, bandita prima che diventassi parlamentare. Me la sono ritrovata in mano e ho dovuto completarla, non potevo certo abbandonare questo lavoro». Per quanto riguarda la gara per la metanizzazione del gas, un appalto milionario, D’Agostino rispedisce al mittente ogni illazione: «Queste sono tutte fantasie che stanno nella testa di non so chi. Ancora non c’è nulla di tutto ciò. Con il nostro gruppo lavoriamo su scala internazionale, non c’è alcuna cordata o accordo con nessuno per questa gara milionaria. Poi quando sarà il momento vedremo se c’è un conflitto con quelli che sono i nostri interessi politici».
Antonietta Colucciello, invece, ha sottolineato come ci sarà molto lavoro da svolgere per farsi largo «tra forze mediatiche molto forti, ma noi siamo capillari. Stiamo in mezzo alla gente». Obiettivo della candidatura di Fabrizio Marra è anche quello di «riscoprire in noi socialisti quell’orgoglio che ci ha sempre contraddistinti». Giovanna Perrotta ha deciso di scendere in campo perché «non possiamo sempre lamentarci senza provare a fare qualcosa per cambiare la situazione». Simona Carere ha sottolineato come, loro candidati, siano «persone pragmatiche che vogliamo rispondere alle esigenze dei cittadini, a cominciare da quell’ambiente martoriato della nostra regione». Per poter cantare vittoria all’indomani del 4 marzo, bisognerà smentire gli attuali sondaggi, come spiega Mario Moccia: «Puntano a scoraggiare le persone nel votare in modo diverso, come se i giochi fossero già fatti». Lo stesso Marco Riccio ribadisce: «Questi sondaggi verranno clamorosamente smentiti».