“Se decidessi di aderire al Partito Democratico lo farei alla luce del sole, nella massima trasparenza, senza sotterfugi, e non prima di essermi dimesso dalla forza politica nella quale milito.” Lo afferma Angelo D’Agostino, deputato e vice presidente nazionale di Scelta Civica.
“È innegabile – aggiunge il Parlamentare – che la vicenda politica di Scelta Civica, nata in un contesto storico del tutto differente da quello attuale e fortemente caratterizzata dalla iniziativa del suo fondatore, ha indotto molti di coloro che avevano creduto in questo progetto – tra questi, tanti colleghi parlamentari – a cercare nuovi spazi di agibilità politica. Io sono rimasto al mio posto, non solo per una esigenza in me innata di linearità, ma anche perché convinto di poter ancora immaginare un futuro per il mio partito.”
“I risultati innegabilmente non incoraggianti hanno indotto molti dei miei amici, anche a livello locale, a fare altre scelte. Decisioni che considero legittime, a maggior ragione se portano al sostegno di una forza politica con la quale da tempo il gruppo dirigente di Scelta Civica lavora in sinergia, condividendo il governo di molti comuni e la gestione di diversi enti. E’ vero, d’altronde, che seguo con molta attenzione l’evoluzione interna al PD e il tendenziale rafforzamento della vocazione liberaldemocratica del partito, che è l’idea di base che ha ispirato il mio impegno politico. Ciò spiega l’attrattiva che il Partito Democratico ha suscitato e continua a suscitare nei confronti di chi – chiude D’Agostino – ha condiviso i principi, le idee e gli obiettivi di Scelta Civica.”