D’Acunto: “Scintigrafia al Moscati di Avellino? Bisogna attendere un anno”

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La scintigrafia è un esame di medicina nucleare ottenuto mediante la radioattivo che consente l’evidenziazione, a mezzo di particolari strumenti, del tracciante nel tessuto che si intende studiare. La scintigrafia è utile per notizie sul funzionamento di alcuni organi quali il cuore, il polmone o la tiroide, per citare i più comuni, o per il rilevamento di tessuti anomali quali possono essere delle metastasi o ancora per evidenziare una regolare circolazione sanguigna nei vari organi.

“Se ne capisce l’importanza quale mezzo di controllo e di verifica, ad esempio, del effetto positivo o meno della chemioterapia su pazienti oncologici. Malauguratamente, presso l’Azienda Ospedaliera Moscati i pazienti in cura chemioterapica, per l’anno 2015, non potranno usufruire di questo servizio, dell’esame di scintigrafia ossea, in quanto la lista di attesa è già slittata al 2016 a meno che i pazienti non abbiano il portafoglio a fisarmonica. – E’ la denuncia di Marco D’Acunto della Cgil – Infatti, per effettuare l’esame secondo il percorso classico del servizio pubblico, non ci sono più posti per tutto il 2015 ma se si è disposti a pagare l’intramoenia o ad andare presso strutture private, la disponibilità è garantita nel giro di pochi giorni. Stesso in Azienda, stando a segnalazioni che ci sono pervenute, si consiglia ai pazienti di rivolgersi a privati.

Non è la prima volta che la FP CGIL denuncia una situazione del genere rispetto alle liste di attesa presso l’azienda Ospedaliera Moscati di Avellino così come presso l’Azienda Sanitaria Locale per altre prestazioni. Le liste di attesa sono talmente lunghe da non consentire ai malati il sacrosanto diritto alla tutela della salute. Il problema starebbe nel fatto che le strutture convenzionate con il servizio sanitario regionale avrebbero esaurito dallo scorso mese di settembre i budget stabiliti dalla Regione Campania e tantissimi pazienti della zona napoletana si sono riversati sulla struttura di Contrada Amoretta. Questo è il modello di Sanità disegnato dai vari governi che si sono succeduti e, soprattutto, dalla Regione Campania il cui presidente continua a vantarsi dei risultati raggiunti dalla sanità sotto la sua gestione.

Si tratta, come è chiaro, di un modello che tenta di ridurre al minimo le prestazioni sanitarie pubbliche per passarle al privato sotto forma di strutture o di assicurazioni. Questo è il risultato di aver effettuato tagli lineari senza nessun confronto con le parti sociali ed il mondo del lavoro. Si tratta, come evidente, di un modello che disegna una sanità distinta tra ricchi e poveri. Ed in tutto questo appare assordante, in campagna elettorale, il silenzio della politica.

La Fp Cgil di Avellino ritiene che la salute sia un bene comune da tutelare e non un sistema per arricchirsi o far arricchire. La Fp Cgil denuncerà sempre e si batterà sempre e con forza affinché il diritto alla salute non sia calpestato”.

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