Da Sos Impresa dati allarmanti, Cillo: “Anche l’Irpinia è a rischio”

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Avellino – 35 vittime di mafia in 30 anni. Il 30 per cento dei commercianti irpini paga il ‘pizzo’ alla camorra (secondo quanto riportato dall’ultimo rapporto stilato da SoS Impresa, ndr). È il pesante dazio al quale anche l’Irpinia è sottoposta. Stando sempre ai dati raccolti dall’XI rapporto di SoS impresa, le mani della criminalità nella nostra provincia hanno prodotto: 355 incendi di natura dolosa, 97 danneggiamenti, 2 attentati. Solo 58 le denunce. Una situazione che potrebbe anche peggiorare nei prossimi mesi. “E’ allarmante – ha spiegato Marco Cillo di Libera – che l’Irpinia sia indicata secondo il censimento di SoS Impresa come area ad alto rischio, dopo Napoli e Caserta. Siamo un territorio marginale per dimensioni, ma centrale per gli affari del crimine. Ormai proliferano le associazioni antiracket, ma questo non basta. Dimenticando le zone d’ombra della nostra provincia non faremo altro che spingerle nel buio”. Il 19 febbraio, ad Avellino, l’assessore regionale Corrado Gabriele e don Luigi Ciotti incontreranno gli studenti irpini per portare il proprio contributo e partecipare all’inaugurazione della sezione avellinese in ricordo delle vittime di mafia.

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