Da Santa Paolina, un pizzico di Irpinia alle Olimpiadi di Vancouver

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Vancouver – Ai giochi olimpici invernali in corso dio svolgimento a Vancouver, in Canada, brilla la stella tutta irpina di Roberto Luongo, il ‘Buffon’ della nazionale canadese di hockey, che sarà impegnato domani nella partitissima contro gli Stati Uniti.
Il portierone italo-canadese è originario di Santa Paolina, paese natio dei suoi genitori.
Nato a Montreal 30 anni fa, Luongo in Canada è un simbolo assoluto. Per due motivi: perchè (esattamente come Buffon) fa il portiere della nazionale; e perchè la sua origine italiana rappresenta in realtà un valore aggiunto di ‘canadesità’.
Figlio di Antonio Luongo, emigrato in Quebec negli Anni Settanta, e di una irlandese che di nome fa Pasqualina, Roberto Luongo è nato e cresciuto a Montreal ma porta l’Italia nel cuore. È l’unico della nazionale a parlare fluentemente inglese, francese e italiano.
E rivendica con orgoglio questa sua capacità. Non a caso ha sposato una donna italo-americana, Gina Cerbone, e ha voluto chiamare la figlia di 2 anni Gabriella. Guadagna qualcosa come 8 milioni di dollari all’anno e quando non è a Vancouver, Roberto Luongo si riposa sotto il sole della Florida, a Fort Laudaldale, dove suo suocero è titolare della Pizzeria Time Trattoria.

Il Canada, come ha dimostrato anche la cerimonia inaugurale dei Giochi, fa della diversità culturale un tratto distintivo della sua identità, e il fatto che il portiere della nazionale dello sport più amato sia italiano rafforza ancora di più lo spirito canadese della squadra.
Alla vigilia di una dei match più attesi di tutte le Olimpiadi, la partitissima contro gli Stati Uniti, il volto di Roberto Luongo rappresenta su tutti i tg e i media canadesi il vero messaggio beneaugurante. E le sue parate messe in mostra contro la Norvegia (8-0) e nel difficile confronto contro la Svizzera (3-2 ai rigori) sono state celebrate dalla stampa del Canada come eventi di assoluta, olimpica bellezza. In assenza degli ‘azzurri’ (nell’hockey), almeno l’Irpinia ha trovato il suo eroe.(di Antonio Pirolo)

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