Tutto in due giorni o poco più. Il prossimo fine settimana dirà molto sul futuro del Partito democratico in Irpinia. Se, fino a qualche settimana addietro, la maggiore forza politica della provincia sembrava destinata a dominare in enti ed istituzioni, accaparrandosi cariche e poltrone, adesso il rischio è quello di rimanere con un pugno di mosche in mano. Sabato è in programma l’elezione bis (parziale) per il massimo scranno di palazzo Caracciolo. Saranno chiamati al voto i consiglieri dei comuni appartenenti alle fasce B (con popolazione oltre 3mila e fino a 5mila abitanti) e di fascia D (con popolazione oltre 10mila e fino a 30mila abitanti). Il presidente facente funzioni Costantino Giordano ha firmato il decreto per il ritorno alle urne in esecuzione della sentenza del Tar Campania, sezione di Salerno, confermata dal Consiglio di Stato. Il Tribunale amministrativo ha accolto parzialmente il ricorso del candidato presidente sconfitto Angelo Antonio D’Agostino e ha disposto “l’annullamento delle operazioni elettorali concernenti l’elezione del Presidente della Provincia di Avellino, limitatamente alle fasce demografiche B e D, disponendo la ripetizione delle stesse limitatamente a detti comuni”. Il ricorso, proposto dal sindaco di Montella Rizieri Buonopane dinanzi al Consiglio di Stato, è stato respinto nella fase cautelare del dibattimento dopo la sospensiva, assunta con decreto monocratico, della sentenza impugnata. Domenica, poi, è in programma la tornata delle amministrative che porterà al rinnovo di 14 consigli comunali: Atripalda, Baiano. Capriglia, Chianche, Fontanarosa, Flumeri, Gesualdo, Grottaminarda, Montemarano, Montemiletto, Pietradefusi, Santo Stefano del Sole, Sirignano e Solofra. Particolare interesse, in casa democrat, riveste la sfida del comune ufitano, dove si torna al voto anticipatamente in seguito alla sfiducia della maggioranza dei consiglieri nei confronti dell’ex primo cittadino Angelo Cobino. La segreteria provinciale del partito ha assicurato pieno sostegno al candidato sindaco de “La Rinascita” Marcantonio Spera, aprendo lo scontro con la sezione locale del partito che, invece, sostiene il candidato di “Liberi e democratici” Vincenzo Barrasso. Appare evidente che una doppia sconfitta di Buonopane e Spera aprirebbe, quanto meno, una profonda riflessione – senza escludere possibili scossoni – a via Tagliamento. Peraltro, dopo aver perso la gestione dell’Ato rifiuti – Vittorio d’Alessio ha prevalso su Pasqualino Giuditta riuscendo pure a costruire un gruppo di maggioranza compatto – il Partito democratico potrebbe perdere pure la gestione dell’Asi e della sua partecipata specializzata nella depurazione. L’eventuale dichiarazione di fallimento del Cgs – una richiesta in tal senso è arrivata direttamente dalla Procura – potrebbe portare al commissariamento dell’Asidep – guidato da Vanni Chieffo – la partecipata che ha acquisito dal Cgs il fitto di ramo d’azienda e, ma questa è un’ipotesi che appare remota, dello stesso ente guidato da Pasquale Pisano.
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