La complessa attività d’indagine, scaturita anche dalla capacità dei 2 giovani di eludere i controlli a loro carico attraverso una costante comunicazione che avveniva attraverso l’uso di social-network o l’uso di linguaggi codificati, ha permesso agli uomini del Commissariato di porre fine all’attività di spaccio. Il ventiseienne, tra l’altro era solito recarsi, con cadenza quotidiana, nel napoletano per l’acquisto di droga che poi rivendeva ai giovani del posto ricavandone congrui guadagni. I due sono stati sottoposti in regime degli arresati domiciliari per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti mentre il venticinquenne veniva ritenuto responsabile anche del reato di lesioni come conseguenza del reato di spaccio.