Provincia di Avellino – Palazzo Caracciolo, nuove iniziative per il take off del settore primario. Continua l’opera di valorizzazione e promozione territoriale del culto e della produzione del nocciolo. In sintonia con la logica sistemica e promozionale del programma speciale a regia regionale ‘Terre antiche del nocciolo’, che vede attive sul campo Comunità montane e Provincia di Avellino, si è svolto sabato scorso, a Domicella, il convegno ‘Il nocciolo strumento per lo sviluppo e la salvaguardia del territorio mediante l’applicazione di marchi di qualità’. A partecipare, il sindaco di Domicella, Michele Casciello, il dirigente Stapa Cepica di Avellino, Alfonso Tartaglia, il sindaco di Marzano di Nola, Franco Addeo. Presenti anche numerosi esperti, rappresentanti regionali del comparto e delegati delle industrie di trasformazione del nocciolo del comprensori, nonché sindaci dell’area. Le conclusioni sono state assegnate a Vincenzo Alaia, assessore provinciale all’Agricoltura. La crisi del comparto vede infatti attive Provincia, Comuni a vocazione produttiva e numerose Comunità montane irpine, insieme alla Regione, in un percorso di valorizzazione delle nocciole che parte dal territorio proprio per lanciare, attraverso un discorso di incoming, l’immagine di un prodotto che lega innanzitutto la propria identità alla sua terra d’origine. Di qui, in armonia con il programma regionale, è partita una prima serie di interventi che vedono nell’evento lauretano una porta aperta per il 2006, quando prenderà forma una nuova strategia di azione che l’assessorato di Palazzo Caracciolo intende portare avanti unendo, ancora una volta, come precedentemente fatto con Filo Verde, agricoltura con cultura e turismo. “La valorizzazione del nocciolo è legata innanzitutto a quella del territorio, attraverso una serie di manifestazioni che intendono far conoscere i luoghi e le loro produzioni tipiche. Con la Regione abbiamo dialogato e concordato questa prima parte. L’idea per il futuro – spiega Alaia – è quella di una manifestazione più imponente che serva anche a lanciare un segnale positivo ai responsabili regionali del settore. Il fine, individuare insieme una soluzione a fronte dei problemi inerenti la bassa produzione, le difficoltà del mercato, l’ostacolo della concorrenza”. (di Antonietta Miceli)