Crisi Avellino, il futuro è un rebus: Musa e Bucaro restano alla finestra

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di Claudio De Vito – Tutti alla finestra per capire il futuro dell’Avellino alle prese con la crisi Sidigas che ne ha bloccato la ripartenza. In casa biancoverde è tutto comprensibilmente fermo, anche se un piano organizzativo di massima ci sarebbe da parte delle figure più strettamente operative alle dipendenze di patron De Cesare.

Da giorni ormai è stato bloccato il Green Park Hotel di Mercogliano quale sede del ritiro pre-campionato in sede. Il Partenio-Lombardi reduce dalle gare di tiro con l’arco delle Universiadi invece sarebbe il quartier generale sin dagli albori della stagione. Tutto ciò è stato previsto a partire dal 20.

Ma in ritiro bisognerà andarci con uno staff tecnico e dei calciatori. Giovanni Bucaro e Carlo Musa, ieri ad Avellino per salutare un po’ di amici, rappresenterebbero i cardini del rilancio di De Cesare. Il tecnico palermitano ha rifiutato Messina e Fidelis Andria in D, il diesse invece ha declinato le proposte di Giulianova e Avezzano. Ma il giovane direttore sportivo di Torrimpietra era stato anche scelto da una cordata che avrebbe voluto rilevare la Viterbese. La trattativa con l’imprenditore Piero Camilli però non è andata a buon fine.

Intanto il preparatore atletico irpino Pietro La Porta ha seguito Salvatore Sullo al Padova. Il giovanissimo allenatore dei portieri Fabio Patuzzi invece ripartirà dal Calvina.

La linea del presidente Claudio Mauriello invece sarebbe quella di affidare il management tecnico a Salvatore Di Somma. Si vedrà, perché al momento è davvero difficile ipotizzare scenari tecnici prima ancora che societari.