di Claudio De Vito – Un film già visto soltanto un anno fa, l’estate scorsa, quando città e provincia furono tappezzate di striscioni contro Walter Taccone. Adesso tocca a Gianandrea De Cesare, costretto ad incassare la contestazione della Curva Sud esplosa dopo il sequestro ordinato ieri dalla Procura della Repubblica.
Striscioni allo stadio Partenio-Lombardi, lato Tribuna Montevergine, e in Piazza del Popolo davanti al comune, dove ad agosto De Cesare ottenne le chiavi per rimettere in moto il calcio ad Avellino. “La politica è il vero cancro di questa città” recita lo striscione esposto dal tifo organizzato nel piazzale di palazzo di città.
“Vendete questa società e tutti fuori da questa città…De Cesare vattene”. L’ingegnere viene invitato a farsi da parte con toni duri. La misura è colma, i tifosi sono stanchi di veder saltare la loro squadra del cuore da un tribunale all’altro, sia esso ordinario, amministrativo o sportivo. Adesso la frattura con la proprietà Sidigas è ufficiale.