Dopo alcuni anni di crisi che avevano fatto registrare una decisa flessione della spesa relativa a cinema, teatro e spettacolo in generale, il 2015 evidenzia una netta ripresa in tutt’Italia: traina il Nord ma il Sud non è da meno.
La fotografia dell’andamento dell’anno ci è data dai dati rilevati dall’Osservatorio Siae, Società italiana degli autori e degli editori dello spettacolo. Gli italiani tornano a spendere in spettacolo, dagli eventi sportivi, al cinema, al teatro, a concerti, mostre ed esposizioni. Nel settore della cultura in termini ampi. Una sorta di rivincita dopo gli ultimi anni che avevano mostrato un andamento decisamente negativo, frutto soprattutto di una reazione molto pessimista alla crisi che tutt’ora continua a imperversare ma che forse lascia maggiore necessità di distrazione e di divertimento.
Stando alle statistiche dell’Osservatorio Siae, agli italiani è tornata la voglia di svago e di evasione che sembrava persa. Una tabella osserva l’andamento dei primi semestri dal 2007 al 2015. A livello territoriale, ponendo 100 come valore di riferimento in spesa al botteghino per il 2007, dopo le flessioni del 2008, del 2012 e del 2013 e il tiepido incremento nel 2014, il 2015 lascia prospettare una situazione più positiva con un chiaro rialzo anche al Sud a 104,04 (Nord a 118,66, Centro a 107,37, Isole a 100,67).
A giudicare dal primo semestre dell’anno, si evidenzia quindi una buona ripresa per lo spettacolo in Italia, a partire dal cinema che cresce molto bene con quasi il 10% in più di spesa al botteghino (9,26%) e un volume di affari giunto al 10,88%. Dati che non si sono fatti condizionare negativamente nemmeno dall’aumento del 4,60% del prezzo medio del biglietto e dallo scarso incremento dell’offerta di spettacoli (solo +0,30%). La pellicola più vista risulta “Cinquanta sfumature di grigio”, campione di incassi del primo semestre 2015, mentre per il primo film italiano bisogna attendere la quinta posizione con “Si accettano miracoli” di Alessandro Siani, dopo “American Sniper”, “Fast & Furious 7” e “Avengers: Age of Ultron”.
Risultati positivi anche per concerti, dalla musica leggera al jazz e fino alla classica, con aumenti percentuali che in alcuni casi hanno superato il 10%. In cima alla top ten troviamo l’esibizione live di Vasco Rossi. In forte crescita, in questo ambito, l’offerta (+8,09%).
Tengono molto bene sia il teatro, che si presenta con una scelta più ampia di rappresentazioni (+2,79%) e un volume d’affari a + 5,85%, e lo sport che, nonostante l’offerta diminuita del -1,29%, mostra incrementi sia nella spesa del pubblico (+21,09%) sia nel volume d’affari (+20,14%), con il calcio a trainare tutto il settore.
Quello di mostre ed esposizioni è l’ambito che dal 2011 a oggi ha registrato l’incremento più sostanzioso per quanto riguarda la spesa del pubblico, con una percentuale che sfiora il 350%.
Durante i primi sei mesi dell’anno, la spesa al botteghino degli italiani per lo spettacolo è stata complessivamente di 1.083.441.255,28, +5,67% rispetto al primo semestre del 2014. Un dato che dovrebbe essere confermato anche dal secondo semestre, sempre che i tragici avvenimenti di cronaca e terrorismo non abbiano influenzato la ripresa.