Crescent, la sentenza non eclissa De Luca: Governatore e tutti gli imputati assolti

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Renato Spiniello – Il Crescent, il complesso a forma di mezzaluna sul lungomare di Salerno progettato dall’archistar Ricardo Bofuil e fortemente voluto dall’allora sindaco Vincenzo De Luca, non eclisserà il mandato da Presidente della Regione Campania di quest’ultimo a quasi due anni dalla sua naturale scadenza.

Il colosso di cemento di Santa Teresa era finito sotto la lente della magistratura, dopo che i pm avevano chiesto una condanna a due anni e dieci mesi per l’attuale Governatore, accusato di falso ideologico, abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva. Dopo tre anni di dibattimento e una trentina di udienze, il processo ha segnato il suo epilogo con la sentenza di primo grado.

I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno (presidente Vincenzo Siani, a latere Antonio Cantillo ed Ennio Trivelli), dopo essersi riuniti per quasi otto ore in Camera di Consiglio, hanno assolto l’esponente del Pd così come tutti gli altri imputati alla sbarra (tecnici, imprenditori e assessori dell’ex Giunta dell’allora primo cittadino salernitano).

L’incubo Severino dunque non diverrà realtà per il numero uno di Palazzo Santa Lucia, che potrà continuare il suo lavoro alla guida della Giunta campana. In caso di condanna, infatti, sarebbe stato sospeso dal Consiglio dei Ministri per un massimo di 18 mesi, tempo che sarebbe andato a coincidere con la scadenza del suo mandato in Regione.

“De Luca è tranquillo, perché sa di essere innocente”, avevano affermato in giornata i collaboratori più stretti del Presidente. A difendere il Governatore sono stati gli avvocati Paolo Carbone e Andrea Castaldo, che hanno replicato ai pm Rocco Alfano e Guglielmo Valenti.