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Cresce il turismo sessuale al femminile: le donne irpine a caccia di avventure

Pasquale Manganiello – L’Escape Artist Travel magazine ha parlato di 600 mila donne occidentali impegnate ogni anno in viaggi erotici. Cifre riprese anche da Julie Bindel, giornalista cofondatrice di Justice for Women. L’obiettivo di queste donne, il giovane prestante, si chiama ad esempio kamakia in Grecia, sharkin in Costa Rica, rent-a-dreads nei Caraibi, kuta cowboys a Bali, marlboro man in Giordania, bumster in Gambia o jinetero a Cuba. Anche alcune donne italiane in Costa Rica, si sono dichiarate ad esempio “attratte dalla fisicità dei neri“.

“Per ora ti ho mandato Kenya e Giamaica, due settimane. Più tardi avrai anche Capoverde”. L’agenzia di viaggi per single invia i preventivi. Queste tre mete, insieme a Santo Domingo, Cuba, Maghreb, Tanzania e Gambia sono in cima alla lista per le donne che preferiscono andare in vacanza da sole o con amiche.

E, su Youtube e forum online, sono gli stessi gigolò a vantarsi del successo e della propria superiorità rispetto alle prestazioni sessuali del maschio bianco. “Once you go black you’ll never go back”, dicono.

Ne abbiamo parlato con Chiara (nome opportunamente modificato), una 36enne single che sul suo profilo facebook ha annunciato di partire per il Maghreb con un’amica:

“Ho provato l’anno scorso un’esperienza del genere. Nessun intoppo, tutto perfettamente organizzato dall’agenzia di viaggi e lì puoi scegliere di divertirti come ti pare, senza nessun tabù”.

Quali sono le attività che concernono questo tipo di vacanza?

“Dal mio punto di vista è un mix di relax e divertimento. Non ti nego che le avventure con i tuareg sono il punto di svolta della vacanza anche perché sono ragazzi disponibili, che non ti mettono a disagio, sanno come prenderti, sanno cosa vuoi e come realizzare le tue fantasie (e non costa neanche tanto!). E’ sia un modo per staccare la spina dalla noiosa quotidianità, sia un modo per vivere intensamente dei momenti in assoluta libertà. Voglio essere libera di ricercare ogni tipo di piacere almeno per 10 giorni all’anno!”

Ovviamente al momento di prenotare il viaggio, nessuna “predatrice occidentale” (a volte anche madri separate con figlie) richiede un viaggio con “avventura sessuale all inclusive”. Ma le stesse agenzie ormai hanno perfezionato, in modo molto riservato, la scelta degli alberghi adatti da suggerire.

Una vacanza nel deserto infatti, seppur con tutte le incognite del caso, può offrire l’occasione giusta per vivere una notte di passione con un affascinante tuareg o con una guida turistica ben predisposta “agli straordinari”.

In Giamaica non c’è neanche bisogno di farsi consigliare i luoghi o alberghi adatti dove poter trovare la preda giusta. Lì sono i ragazzi stessi a cercare donne attempate o giovani benestanti per uno scambio “culturale”. Si possono incontrarli al bar, sulla spiaggia o per strada.

In Irpinia sembra che il fenomeno stia prendendo piede: sempre più donne, infatti, partono per scoprire nuove spiagge e nuovi lidi, anche attraverso le crociere per soli single.

Mete esotiche e turismo sessuale al femminile: un connubio che sta sempre di più prendendo quota.

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