Crac dell’Ifil, chiesti due anni e due mesi di condanna per De Luca jr

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Due anni e due mesi. È la pena richiesta dal pubblico ministero per Piero De Luca, deputato del Partito democratico e primogenito del governatore della Campania, a processo per concorso in bancarotta fraudolenta per il fallimento dell’Ifil, la società ritenuta satellite dell’ex pastificio Amato e coinvolta anche nell’appalto di piazza della Libertà a Salerno.

Ieri si è tenuta la nuova udienza alla prima sezione penale del tribunale di Salerno, con le richieste avanzate dai pm Vincenzo Senatore e Francesco Rotondo, titolari dell’inchiesta che nel 2017 ha portato, poi, al rinvio a giudizio di De Luca jr insieme ad altre otto persone.

Due anni e due mesi chiesti dai pm anche per Giuseppe jr Amato. Quattro per Luigi Avino, tre per Emilio Ferraro (ex socio di studio di Piero De Luca); due anni a Marianna Gatto e Valentina Lamberti mogli di Amato e Del Mese.