“La situazione della Campania oggi è delicata. Nella settimana dal 1° al 7 marzo l’indice Rt regionale era dell’1,5, nella settimana dall’8 al 14 marzo è dell’1,65”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso della sua consueta diretta Facebook del venerdì pomeriggio.
“Dobbiamo stare attenti – ha aggiunto – perché siamo la regione più a rischio, perché abbiamo la maggiore densità abitativa d’Europa, oltre che d’Italia. Quindi la facilità di trasmissione del contagio, soprattutto delle ultime varianti, è grande, e non possiamo scherzare o sottovalutare. Quello che dobbiamo decidere, dobbiamo deciderlo, perché il primo valore è la vita da difendere”.
“Ieri è stata una giornata triste. In questo anno tante cose si potevano evitare con scelte più responsabili, con zone rosse da istituire subito per esempio avremmo evitato tanti morti”. “Penso anche – ha proseguito il Governatore – al mondo della scuola dove abbiamo scontato mesi di vacuità e impreparazione. Abbiamo assistito al mercato dei vaccini e scontato una mancata decisione su un punto fondamentale cioè organizzarci per produrre in Italia i vaccini. Questa era la cosa principale da decidere. Avremmo impiegato sei mesi ma evitato un po’ di morti. E questo è stato il principale errore fatto dall’Italia”.
“Ancora oggi abbiamo un numero grande di sintomatici, ogni giorno servono 50 posti letto in più nelle strutture ospedaliere. Ma, ad oggi, reggiamo nelle terapie intensive e anche nelle degenze, diversamente dal Piemonte non abbiamo chiuso altri reparti”. Il governatore chiarisce che l’occupazione delle terapie intensive è “al 27%, la soglia critica è al 30%. Se andiamo oltre, diventerà inevitabile chiudere altri reparti. Per le degenze siamo sul 37%, oltre il 40-45% cominciamo ad avere una situazione di affanno”.
“Abbiamo deciso che in Campania non si va nelle seconde case lo abbiamo deciso perché la situazione sanitaria che abbiamo è delicata, e qualunque processo di mobilità in più rischia di determinare un’ulteriore diffusione di contagio. Chiarisco che è vietato andare nelle seconde case per i nostri concittadini ma anche per chi è residente fuori regione”.
“Chi arriva per motivi gravi o di salute – ha aggiunto De Luca – deve comunque certificare la propria vaccinazione o di aver fatto il tampone e di essere risultato negativo. Ma è vietato andare nelle seconde case, e chiedo ai sindaci di fare i controlli più rigorosi possibili, altrimenti nella settimana di Pasqua avremo decine di migliaia di persone in movimento, e cominciamo da zero ad avere di nuovo un’onda d’urto di contagi che si diffonde. Capisco che preferiremmo fare altre cose, ma non è possibile farlo, bisogna essere responsabili”.