Il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo dpcm sulle misure restrittive anti-Covid, che ora sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale.
Poco dopo mezzanotte è terminata la riunione tra Conte, i capidelegazione della maggioranza, il ministro Boccia e il sottosegretario alla presidenza Fraccaro. “È stata un’intensa giornata di lavoro con regioni ed enti locali, caratterizzata da confronto continuo e leale collaborazione: i contributi arrivati sono assolutamente costruttivi”, ha commentato Boccia.
“Per quanto riguarda le misure economiche e i ristori alle attività oggetto di restrizioni si assicura che in questa settimana verrà approvato dal Consiglio dei ministri un apposito decreto legge che prevederà la tempestiva erogazione delle risorse”, affermano dal Governo.
Nel dpcm resta il regime differenziato che divide l’Italia in tre fasce di rischio di contagio.
Rispetto alle bozze l’impianto generale non cambia: stop agli spostamenti tra Regioni rosse e/o gialle, cioè a rischio elevato o medio, e libertà di circolazione solo in quelle verdi. Le misure entreranno in vigore giovedì 5 novembre fino al 3 dicembre. Nelle zone a massimo rischio chiusi anche negozi. Scuola in presenza fino alla prima media nelle zone rosse.
Queste le misure previste:
Coprifuoco dalle 22 alle 5 – “Dalle 22 alle 5 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. E’ in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.
Stop agli spostamenti in aree scenari 3 e 4 – Nelle aree ad alto rischio che ricadono negli scenari 3 e 4 indicati nel documento dell’Iss – quelle caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e quelle nelle quali ci sono situazioni di “massima gravità” – “è vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori”. Il provvedimento – che sarà adottato con ordinanze del ministro della Salute – può riguardare intere “Regioni o parti di esse”. La differenza tra le zone che ricadono nello scenario 3 e in quelle che rientrano nel 4 sta nel fatto che in queste ultime sono vietati anche gli spostamenti “all’interno dei medesimi territori”, dunque a livello comunale e provinciale.
In zone a massimo rischio chiusi anche negozi – Stop anche alle attività dei negozi e mercati nelle regioni, province e comuni a massimo rischio. “Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari”. Il provvedimento ferma anche i mercati, tutte le attività di bar e ristorazione (salvo la consegna a domicilio l’asporto consentito fino alle 22) e le attività sportive. Resta invece consentita l’attività motoria in prossimità della propria abitazione e con obbligo della mascherina e l’attività sportiva “esclusivamente all’aperto e in forma individuale”. Per le aree ad alto rischio, dunque nelle zone arancioni, restano invece aperti i negozi ma chiudono bar e ristoranti.
Smart working ai livelli massimi – Smart working ai massimi livelli possibili, sia nella Pubblica amministrazione che nel settore privato, e ingressi differenziati del personale.
Scuola in presenza fino alla prima media nelle zone rosse, stop musei – Il nuovo Dpcm prevede la scuola in presenza fino alla prima media nelle zone rosse. Nella maggioranza si è inoltre raggiunta l’intesa sulle altre misure nazionali, dalla chiusura dei centri commerciali nei weekend allo stop a musei e mostre.