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Costituente al Pd: “Non è col gioco di parole che si fa politica”

Avellino – Riceviamo e pubblichiamo la nota di risposta al documento del Pd inoltrata dalla Costituente di centro.

“De Mita tradisce la propria storia per convenienza personale alleandosi con la destra.
Il Pd è il difensore dell’elettorato di centrosinistra.
Questa è ormai la linea Maginot del Pd da mesi. Una sorta di paravento per nascondersi.

Linea fragile perché falsa, come dice la nota del partito regionale di oggi che conferma la posizione autonoma.
Intanto il centrosinistra scompare, il Pd è ormai un partito mai nato, il mondo cambia.
Non è col gioco di parole che si fa politica. La credibilità non sta in un sofisma.
E lasciamo stare Moro, Sullo e la sinistra di base, per carità. Utilizzare il vecchio vocabolario e parlare di destra conservatrice e sinistra riformista dà la misura di quanto non si sia compreso cosa sta mutando nella nostra società.
In ogni caso la questione, ora come allora, è sull’innovazione culturale, e sotto questo profilo il Pd dice da sé della propria adeguatezza.
Ma su questo fronte vedremo nei mesi a venire chi ha maggiore capacità di guida.
E fin qui la politica.
Restano le scelte di convenienza.
Qui sarà un po’ difficile giustificare la grande abbuffata in cui si è lanciato il Pd. Come sarà un po’ difficile riscrivere grigie biografie, nella vita avventurosa di luminosi politici.
E se ci sarà una ragione per cui De Mita non è stato candidato, è altrettanto vero che si cerca ancora una ragione che spieghi come mai altri lo siano stati l’anno scorso.

Se gli ex Margherita sul piano nazionale ragionano su come e quando lasciare il Pd, è una volta di più chiaro come le scelte di convenienza le abbiano fatte altri.
Anche su questo giudicheranno gli avellinesi – giusto –, le storie personali di ciascuno di noi sono scritte indelebilmente nel paesaggio di questa città e di questa provincia, non sarà una nota stampa a cambiarle.
Ed il giudizio arriverà severo e ineludibile, del resto appartiene alla nostra tradizione popolare la dissacrazione dell’autorità priva di autorevolezza, proprio sulla base del giudizio sulla storia: ‘Ti sapevo piro …’”.

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