Così muore la “verde Irpinia”, oltre mille ettari di vegetazione andati in fumo

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L’Irpinia è in piena emergenza incendi e, purtroppo, sono i numeri a confermarlo.

Dall’inizio di Giugno ad oggi, infatti, sono ben 398 gli incendi boschivi e non boschivi registrati nella Provincia di Avellino che, purtroppo, hanno distrutto ben 1028,92,10 ettari di territorio.

Tra questi, sono stati molti i casi in cui, per l’estensione dei roghi, si sono resi necessari interventi con mezzi aerei.
Basti pensare che solo nella giornata di ieri, 3 agosto, sono stati oltre 20 gli incendi che hanno interessato la provincia e che, oltre ai Vigili del Fuoco, hanno reso necessaria la mobilitazione di ben 19 squadre tra Genio Civile Comunità Montane, SMA Campania e volontari dei Falchi Antincendio.

Operatori che da ormai 2 mesi, anche con evidenti difficoltà, stanno operando incessantemente per limitare gli ingenti danni di una catastrofe silente.
I dati forniti dalla Sala Operativa del Genio Civile di Avellino parlano di ben 562 ettari di area boscata andati in fumo, oltre ad altri 466 di superficie non boscata.

Episodi che molte volte non scaturiscono solo dalle eccessive temperature estive ma che, sempre più spesso, coinvolgono direttamente i cittadini, vuoi per il mancato rispetto delle norme di sicurezza, vuoi per mero dolo.

Comportamenti scorretti come il lancio di sigarette dalle auto in movimento, o l’ingenuo abbruciamento di sterpaglie su fondi agricoli privati, hanno spesso generato danni enormi.

Nel solo mese di Luglio, infatti, sono stati oltre venti le denunce effettuate dai Carabinieri, che hanno riguardato abbruciamenti illeciti di residui vegetali.

Un arresto, inoltre, è stato effettuato nelle scorse settimane ad Atripalda, dove un piromane è stato colto in piena flagranza di reato.

Doveroso ricordare un dato su tutti, inserito nella relazione dell’AIB Campania: in generale, oltre l’80% degli incendi si svilupperebbe sempre per causa umana.