“Capisco – aggiunge il parlamentare – che ad una certa stampa giacobina e giustizialista faccia invece comodo creare una contrapposizione, tutta mediatica, Cosentino-magistrati. Ma ciò, sia ben chiaro, non è mai rientrato nei miei programmi, passati, presenti e, nemmeno, futuri”.
“Reputo invece – prosegue l’esponente di Governo – che la giustizia serva a ripristinare, sempre e comunque, la verità dei fatti. Anche quando assurdi e inverosimili ‘pentimenti’ sopraggiungono ad offuscare e distorcere la realtà delle cose. Una realtà che si è tentato, e si tenta di travisare anche con improbabili scenari e titoli ad effetto sparati a tutta pagina”.
“Allo stesso modo, credo che non si possa distruggere la vita di una persona con processi lunghi anche dieci e più anni. O, peggio ancora, senza che alla stessa venga concessa la possibilità di difendersi da accuse che – conclude Cosentino – nemmeno il peggiore degli incubi poteva lasciare presagire”.