Cosa serve per mettersi alla guida di un cinquantino

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Una volta raggiunti i 14 anni di età si avverte in genere una certa esigenza di indipendenza negli spostamenti. In molti, infatti, decidono di acquistare un motorino 50 c.c. oppure una microcar (sempre 50 c.c.).

Tuttavia, per potersi mettere alla guida di questi mezzi di trasporto è necessario essere in possesso del cosiddetto “patentino” ovvero la patente di guida AM. In realtà, a voler essere precisi, il conseguimento della licenza di guida non è l’unica cosa che occorre avere per potersi mettere regolarmente alla guida di un cinquantino. Vediamo quindi insieme cos’altro è necessario.

Polizza assicurativa

Il cinquantino rientra nel novero dei mezzi di trasporto che per circolare sulle strade pubbliche deve essere assicurato. La polizza assicurativa, infatti, è imposta per legge, il che vuol dire che ove ci si metta alla guida privi di assicurazione si corre il rischio di essere multati dalle forze dell’ordine e di subire il sequestro del mezzo.

Pertanto, subito dopo aver acquistato il motorino è consigliabile fare un preventivo per l’acquisto dell’assicurazione per il cinquantino sul sito di ComparaSemplice.it, o su altre piattaforme simili, in modo da poter sottoscrivere la polizza in modo semplice e veloce.

L’età minima

In Italia, come già anticipato, l’età minima per guidare un ciclomotore 50 cc è di 14 anni, dopo aver conseguito il patentino. Questo documento è riconosciuto in tutta Europa; tuttavia, in alcuni Stati, l’età minima per mettersi alla guida del cinquantino è di 16 anni.

È importante precisare che in Italia, un conducente di 14 anni non può trasportare passeggeri, atto che è consentito solo a partire dai 16 anni, in caso contrario ci si espone a possibili contravvenzioni.

Il patentino

Come già detto, per mettersi alla guida di un ciclomotore di bassa cilindrata (il cinquantino, appunto), è necessario essere in possesso della patente di guida categoria AM. Per ottenerla è necessario superare due esami, come nel caso delle altre patenti: uno teorico, finalizzato ad accertare la conoscenza del codice della strada ed uno pratico, per valutare la guida del mezzo in strada.

È possibile rivolgersi direttamente alla Motorizzazione Civile, oppure iscriversi ad una scuola guida. La prima opzione è più economica, ma potrebbe essere più complicato affrontare l’iter in autonomia, senza il supporto degli istruttori.

Il bollo

La tassa di proprietà per i ciclomotori fino a 50 cc (e per i quadricicli leggeri con cilindrata del motore pari o inferiore a 50 cc) va pagata solo se essi circolano sulla strada pubblica. Il bollo deve essere corrisposto entro il 31 gennaio, ed in ogni caso prima della messa in circolazione del mezzo. La scadenza della tassa, invece, è fissata al 31 dicembre.

Il costo del bollo varia a seconda della regione, ma in ogni caso oscilla tra i 20 e i 50-60 euro in media, con esenzione totale per cinque anni dalla data di immatricolazione per i mezzi elettrici.

La revisione del veicolo

Altro adempimento necessario per poter circolare liberamente su strada è la revisione del veicolo. Quest’ultima, infatti, va effettuata entro quattro anni dalla prima immatricolazione e successivamente ogni due anni. In questo modo è possibile essere certi che il mezzo abbia tutto in regola e che sia sicuro per chi lo guida.