Michael Mambri – Il fardello Covid -19 oltre a portare dietro la sua scia paura e morte sta provocando tante difficoltà a diversi lavoratori: operai, liberi professionisti e chi con diverse mansioni “guadagna alla giornata”. I poveri stanno aumentando nel nostro paese e, tra loro, c’è anche chi da diversi giorni sta vivendo un profondo problema di natura economica.
Fortunatamente, il buon cuore di alcuni gestori di attività, per lo più alimentari, hanno iniziato una campagna di solidarietà verso chi realmente è in difficoltà e non ha più denaro per poter fare la spesa.
E’ il caso di Diego Bonavita, titolare di un panificio/pizzeria sito in viale Italia numero 179 ad Avellino. Il giovane imprenditore ha lanciato un appello, contattando la nostra redazione, per informare tutti coloro che stanno vivendo una situazione complicata a telefonarlo in privato per poi recarsi presso la sua attività, aperta dalle 9.00 fino alle 20.00, per poter usufruire, gratuitamente, di pane fresco e altri prodotti da forno.
Un gesto di umanità verso il prossimo, verso chi è realmente in difficoltà. Un gesto che fa onore a Diego e a molti altri imprenditori come lui che cercano di aiutare, per quanto gli è possibile, affinchè nessuno si senta solo.
Sulla pagina Facebook dell’esercizio “Bonavita” è possibile leggere l’appello:
” Se non hai un lavoro e non ricevi aiuto da nessuno e hai finito la scorta di cibo, per favore non andare a dormire senza mangiare!!! Da lunedì 30 Marzo riapriamo come panetteria, quindi, pane fresco, pochi prodotti da forno e sarà possibile anche acquistare pasta e pizza. Per chi è a disagio economicamente scriva in privato, gli verrà assegnato un numero col quale presentarsi senza soldi <3.
Scrivimi in privato senza vergognarti che poco o tanto che io possa avere a casa mia, ho piacere di condividere con te.
Da piccolo mi è stato insegnato che dove riesce a mangiare uno, possono mangiare anche due persone. Dobbiamo essere grati e non essere egoisti uno con l’altro.
Dio ci aiuterà e supereremo questo brutto momento ma dobbiamo essere uniti tutti”