di Andrea Fantucchio – Il coronavirus fa paura anche ai detenuti, che temono, in caso di contagio, di rimanere isolati dall’esterno.
Il responsabile regionale dell’Osservatorio Carcere dell’Unione delle Camere Penali, l’avvocato Giovanna Perna, ha incontrato questa mattina (12 marzo) le delegazioni dei detenuti del carcere di Bellizzi Irpino.
Per venire in contro alle istanze dei rappresentanti dei carcerati e per rispettare le direttive governative, si sta allestendo una tenda “pre-triage” per filtrare i casi sospetti.
Sia il garante dei detenuti, Carlo Mele, che l’avvocato Perna, stanno cercando di gestire una situazione complessa che, fino a questo momento, non ha generato tensioni (come è invece accaduto in numerose carceri italiane).
Altro problema da evitare è il sovraffollamento. Ecco perché è stato redatto un documento per invitare i magistrati di Sorveglianza ad adottare misure straordinarie. Si è richiesto, contestualmente, di concedere la detenzione domiciliare ai detenuti vicini alla scadenza della pena.
Queste richieste seguono la scia di altre già avanzate e accolte in altri istituti penitenziari, in particolar modo quelli lombardi. Se infatti il virus dovesse contagiare anche un solo detenuto, si rischierebbe il caos.