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Coronavirus, calcio in tilt: la ripresa dell’Avellino è un rebus

di Claudio De Vito. La sciagura del Coronavirus si abbatte sul calcio con casi di contagi fra gli atleti che si susseguono a tutti i livelli. Dopo i vari casi in Serie C e quelli più ‘rumorosi’ che hanno riguardato Rugani e Gabbiadini in Serie A, anche la Premier League si è scoperta non immune al virus che ha colpito per ultimo l’attaccante del Chelsea Hudson-Odoi.

Insomma la situazione, come previsto, è sfuggita di mano anche nel calcio che ora non può far altro che fermarsi a livello globale. Interi club in quarantena, familiari di tesserati in isolamento: è il caos di cui, fortunatamente e allo stesso tempo tardivamente, anche l’Uefa ha preso coscienza interrompendo le manifestazioni continentali per club ferme agli ottavi di finale d’andata. Il Coronavirus è un fenomeno che si sta diffondendo a macchia d’olio nel calcio e più in generale nello sport.

In un contesto simile, l’Avellino difficilmente riprenderà gli allenamenti il 16 marzo come concertato da Ezio Capuano con la società ed i calciatori in deroga all’accordo fra Lega Pro e Assocalciatori. Troppi i rischi per la salute dei tesserati e delle rispettive famiglie dei quali il medico sociale Gennaro Esposito continuerà ad informare i vertici societari, facendo il punto della situazione in giornata.

L’Avellino, proprio attraverso il capo del suo staff sanitario, ha già predisposto una serie di precauzioni antivirus per la ripresa dell’attività sportiva: individuazione di più aree adibite a spogliatoio e docce a gruppi scaglionati in modo da rispettare le distanze imposte dalla normativa ad hoc. E inoltre in questi giorni di stop lo staff medico garantisce un’assistenza h24 ai calciatori monitorandone le condizioni di salute a domicilio.

Un modello organizzativo d’avanguardia pensato contro l’emergenza, che però dal canto suo continua a spaventare paralizzando ogni tentativo di ritorno alla normalità. Considerando che ad oggi non esiste una proiezione sulla ripresa effettiva del campionato di Serie C, che il presidente Francesco Ghirelli continua a dire di voler portare a compimento, i lupi come le altre squadre potrebbero rimanere a casa anche per tutta la prossima settimana con un forte pregiudizio allo stato di forma dei calciatori.

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