L’appello lanciato dalle associazioni “ControVento”, “Avellino Prende Parte” e “Sardine irpine” per una mobilitazione civile e un ampio confronto democratico su idee e progetti irpini per il “Next generation Italia-Recovery fund”, sta facendo registrare adesioni e consensi.
L’iniziativa è nata dalla convinzione che le zone interne del Meridione costituiscano la parte strutturalmente debole e socialmente fragile del tessuto nazionale su cui l’emergenza da Coronavirus sta incidendo in maniera devastante.
Il “Recovery fund”, quindi, costituisce un’occasione per molti versi storica che il territorio ha la necessità urgente di cogliere ponendo – secondo le associazioni – una indispensabile priorità: costruire momenti di partecipazione pubblica in grado di riavvicinare il poterer alle comunità e di colmare la grande lacuna di politica approfonditasi negli anni con il decadimento dei corpi intermedi, l’abolizione di circoscrizioni e province e non da ultima la riduzione dei parlamentari.
Le associazioni “ControVento”, “Avellino Prende Parte” e “Sardine irpine” hanno indicato delle priorità di metodo e di merito. Hanno individuato cinque punti su cui impiantare un progetto per definire proposte e strategie in settori chiave per il futuro del nostro territorio:
- Una società della cura.
- Una nuova verde Irpinia.
- Riabilitare l’Irpinia.
- Un nuovo sviluppo.
- Futuro dell’educazione e della cultura in Irpinia.
Ognuno di questi temi vedrà al lavoro un gruppo aperto anche a contributi e competenze esterne per arrivare alla compilazione di un progetto sull’Irpinia del futuro. A concorrere chiamano le forze politiche e sociali, gli imprenditori, i sindaci, le amministrazioni locali, i gruppi e le associazioni che operano per determinare le condizioni di un miglioramento complessivo della vita nelle aree interne del Sud.